Inchiesta Juventus, la sentenza della Cassazione: “Inammissibile”

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Inchiesta Juventus, arriva la prima sentenza della Cassazione sulla richiesta dei bianconeri che è stata dichiarata “inammissibile”

L’inchiesta Prisma ha sicuramente scosso il mondo della Juventus, con le dimissioni di Agnelli e dell’intero consiglio d’amministrazione. E se il buongiorno, di solito, si vede dal mattino, quella che si preannuncia non sarà, evidentemente, una giornata tranquilla per i colori bianconeri.

Inchiesta Juventus, la sentenza della Cassazione: “Inammissibile”
Elkann ©LaPresse

La prima richiesta infatti è stata rigettata dalla Cassazione, che ha rifiutato il trasferimento a Milano del processo che vede coinvolti i vertici societari. “Inammissibile” è stata la risposta ai legali bianconeri. E questo non fa altro che gettare delle ombre su quello che potrebbe essere tutto il refrain del processo. Certo, ovviamente questa è una supposizione, ma torniamo in questo caso al discorso di prima: il buongiorno si vede dal mattino…

Inchiesta Juventus, la sentenza della Cassazione

I legali della società bianconera avevano richiesto uno spostamento poiché il reato di aggiotaggio che viene imputato riguarda i comunicati sulla Borsa. La sentenza, però, è stata negativa per la Juventus, la Cassazione ha infatti deciso di non trasferire il processo a Milano per ragioni di procedura ritenendo inammissibile la richiesta.

Inchiesta Juventus, la sentenza della Cassazione: “Inammissibile”
Agnelli ©LaPresse

Insomma, una prima sconfitta che può essere interpretata in tutti i modi in attesa di capire quelle che poi saranno le decisioni del nuovo consiglio d’amministrazione che dovrebbe essere eletto nella prossima assemblea in programma il 18 gennaio del 2023. Se sul presidente non ci sono dubbi – sarà Gianluca Ferrero – c’è attesa di capire quali altri nomi usciranno fuori: si parla di Del Piero ovviamente (che attende forse solamente una chiamata) a Marotta per la prossima stagione. Supposizioni, in attesa di scoprire la verità.