Juventus sotto attacco, parla l’avvocato: “Sento una strana aria”

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Juventus sotto attacco, nella giornata odierna sono emerse delle novità riguardo all’inchiesta in cui è coinvolto il club bianconero. 

Non accennano a placarsi le turbolenze in casa Juventus. Ormai non c’è giorno che passi senza che esca fuori una novità a proposito dell’inchiesta giudiziaria che sta riguardando da vicino la Vecchia Signora. Oggi, ad esempio, ha tenuto banco la deposizione dell’ex segretario generale Maurizio Lombardo, uno dei teste chiave dell’inchiesta Prisma, ascoltato dalla Procura di Torino lo scorso 17 febbraio.

Juventus sotto attacco, parla l’avvocato: “Sento una strana aria”
©️Ansafoto

Come ha raccontato questa mattina il quotidiano Repubblica, Lombardo – che si occupava dei contratti – si sarebbe soffermato sul modus operandi di alcuni dirigenti bianconeri. La società, all’epoca guidata da Andrea Agnelli, avrebbe utilizzato altri club di Serie A come “banche” per poter fare le cosiddette plusvalenze. Severo, poi, il giudizio sull’ex direttore sportivo Fabio Paratici. “Aveva smanie di onnipotenza – queste le parole di Lombardo – Voleva acquistare giocatori tramite altre squadre per ostacolare le altre”. 

Juventus sotto attacco, Cascella: “Dichiarazioni Lombardo non rientrano nell’ambito sportivo”

Ha commentato le parole di Lombardo l’avvocato Angelo Cascella, intervenuto oggi ai microfoni di Calciomercato.it nella trasmissione Tvplay in onda su Twitch.

Inchiesta Juventus, la mossa della FIGC non si fa attendere
Lo Juventus Stadium @LaPresse

“A mio avviso il contenuto di questa intervista non credo che rientri nell’ambito sportivo – ha spiegato Cascella – Mi era sembrato che fossero delle dichiarazioni rilasciate alla procura di Torino recentemente. Là dove tutto il fascicolo trasmesso da Torino alla procura della FIGC risale ai mesi precedenti. Per cui probabilmente questo non rientra nell’oggetto sino ad ora preso in esame dalla Federazione e che quindi è stato oggetto dell’impugnazione. Distinguiamo poi a prescindere da questo sempre il discorso sportivo da quello morale e da quello penale o civile. Io sento una strana aria. Mi sorprende che ci siano stati una serie di pareri di esimi colleghi rispettabili e di grande professionalità che hanno battuto molto su degli aspetti procedurali laddove ci si dimentica che noi parliamo di una giustizia domestica, di una giustizia, quella sportiva, che ha i propri canoni e tempistiche che non coincidono con quelle della giustizia ordinaria, penale o civile che sia”.