“Quattro processi in uno”: Juventus in Serie B

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“Quattro processi in uno”: si profila un giugno caldissimo per il club bianconero, ancora invischiato in vicissitudini giudiziarie. 

Si sta per concludere una stagione amarissima per la Juventus, senza dubbio una delle peggiori della sua storia ultracentenaria.

C’è ancora una partita da giocare, quella di Udine – in programma domenica prossima alla Dacia Arena – ma anche un’eventuale vittoria in Friuli domenica sposterebbe davvero poco. La Signora ha deluso sul campo, questo è innegabile, chiudendo nuovamente con “zero titoli”, sulla falsariga dello scorso anno. Ma non sono stati solo risultati ad aver reso quest’annata più nera della pece. La Juventus infatti ha dovuto fare i conti con ben due penalizzazioni per il caso plusvalenze, prima di 15 e poi di 10 punti, che hanno di fatto estromesso la squadra di Massimiliano Allegri dalla corsa alla Champions League, malgrado oggi Danilo e compagni siano in realtà terzi in classifica a pari punti con l’Inter. Ma i guai potrebbero non finire qui. Sarà infatti un giugno molto caldo quello che attende la società. E stavolta il calciomercato che sta per ricominciare non c’entra nulla.

“Quattro processi in uno”, Ziliani: “La retrocessione sarebbe un regalo dei giudici”

Tra pochi giorni inizierà il processo sportivo inerente al filone della “manovra stipendi”, che potrebbero portare a sanzione ben più severe dei 10 punti in classifica.

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La tifoseria bianconera @LaPresse

C’è chi, come il giornalista Paolo Ziliani, da mesi continua a ventilare l’ipotesi retrocessione in Serie B. “Molti mi chiedono se paventare una sanzione così grave non sia un eccesso da parte mia – ha spiegato al portale FcInter1908.it – un’esagerazione, una civetteria: e spiegarlo non è facile perché in realtà, alla luce della montagna di illeciti di cui la Juventus dovrà rispondere nel processo del 15 giugno, la condanna alla B sarebbe non una cattiveria, ma un vero regalo da parte dei giudici, un verdetto da festeggiare a Torino a ostriche e champagne”. “Il processo del 15 giugno – prosegue Ziliani – che tutti liquidano definendolo “manovre stipendi”, è in realtà non “un” solo processo, ma quattro processi in uno: 1. Manovra stipendi 2019-20; 2. Manovra stipendi 2020-21; 3. Rapporti illeciti con agenti collusi; 4. Rapporti illeciti con “club amici”.

“Il che muterebbe di molto lo scenario di cui (non) si parla – continua – perché la Juventus sarebbe chiamata a rispondere non di un grave illecito, ma di quattro. E se per uno già passato in giudicato, meno grave rispetto a questi, ha avuto 10 punti di penalizzazione e i 4 dirigenti apicali squalificati per 8 anni, per quattro illeciti gravi il rischio di subire sanzioni rovinose sarebbe altissimo. E naturalmente la risposta è sì, le cose stanno così, sono quattro gli illeciti di cui la Juve deve rendere conto e non sono io che me li invento, sono i miei 999 colleghi che li nascondono”.