L’allenatore frena gli entusiasmi: la smentita di Antonio Conte sul possibile ritorno in Serie A e sulle voci che lo vedrebbero a Napoli al posto di Garcia
Antonio Conte è uno dei nomi più chiacchierati tra gli allenatori in questo momento, soprattutto in relazione al possibile ritorno in Serie A.
Dopo la sconfitta del Napoli nell’ultimo turno contro la Fiorentina, si sono fatte sempre più pressanti le voci su un possibile esonero di Rudi Garcia, con conseguente possibile inserimento di Antonio Conte. L’allenatore pugliese è in attesa della chiamata giusta per tornare in panchina dopo l’ultima esperienza poco felice al Tottenham. Al termine della partita delle leggende della Juventus, nel corso dell’evento “Together, a Black & White Show” organizzato dal club bianconero, l’ex tecnico di Inter e Juventus ha parlato di un suo possibile approdo al Napoli ed eventualmente in Italia.
Antonio Conte sull’approdo al Napoli: “Ci vuole rispetto. Voglio godermi la famiglia”
Antonio Conte ha risposto così sulle domande di mercato relative a un suo imminente insediamento sulla panchina dei campioni d’Italia.
“Ti rivedremo presto? Per adesso mi godo la famiglia, ho fatto una scelta precisa nel momento in cui ho deciso di fermarmi con il Tottenham. Alla base c’è grande voglia di riposare e godermi un pò gli affetti. Durante il percorso possono succedere tante cose e cambiamenti continui ma al momento penso di godermi questo momento e ciò che mi circonda”. Sul possibile futuro sulla panchina del Napoli come sostituto di Rudi Garcia, l’ex ct della Nazionale ha risposto così: “Bisogna sempre avere rispetto ed educazione. Assolutamente. Godiamoci questa serata che è magnifica e bellissima…quindi niente, siamo felici”. Il pensiero di Conte sembra piuttosto chiaro ed eloquente. L’allenatore salentino non pensa al ritorno in panchina, almeno per il momento. Le sue parole frenano le suggestioni su un possibile ritorno in Italia, anche se non esclude cambiamenti in futuro. Infine Antonio Conte ha sottolineato anche il suo momento migliore della sua lunga avventura in bianconero: “Sicuramente La Coppa UEFA con Trapattoni e il primo scudetto con Lippi. Poi la Champions è qualcosa di indescrivibile…”