MOGGI CALCIOPOLI – Luciano Moggi torna a parlare dopo la sentenza espressa ieri in appello e lo fa tramite i microfoni di Sportmediaset: “Me l’aspettavo. Abbiamo fatto un gran lavoro con gli avvocati, cercando di portare delle prove reali, ma purtroppo non sono servite a niente perché l’investigatore Auricchio, al posto di investigare da zero, è partito dalla conclusione del processo di primo grado. Ha fatto il contrario. Io speravo non per forza in una revisione completa della pena, ma almeno in una forte diminuzione. Calciopoli è stato scritto sulle opinioni di Auricchio, non su delle certezze. Indubbiamente ricorrerò in Cassazione, altrimenti sarebbe falsa la frase che in tribunale recita ‘La legge è uguale per tutti’. Vado avanti, questo era il secondo atto, ma il problema è che non è stato fatto quello che andava fatto ed è stato fatto quello che non andava fatto. Il processo dovrebbe essere finito perché tutti i reati sono in prescrizione. Alcuni giornalisti mi hanno dipinto come il burattinaio? I giornalisti dovrebbero stare attenti a quello che scrivono”.
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