Paulo Dybala, fresco di rinnovo, ricorda al media sportivo argentino Olè le ore prima del suo passaggio alla Juventus: “Quando mi dissero per la prima volta che la Juventus, dove giocava Tevez, era interessata a me, non ci ho pensato un attimo a dire sì. Tevez per me è un idolo. Mi chiamò dicendo che sapeva che la Juve mi stava per comprare e che lui mi voleva. La prima cosa che gli dissi fu: ‘Carlos, ma tu rimani?’. Perché si diceva che io avrei dovuto colmare il vuoto che avrebbe lasciato lui. Io desideravo giocare con lui. Carlitos mi disse che non sapeva cosa sarebbe successo a lui. Così io scelsi lo stesso di andare alla Juventus. Alla fine ciò che si diceva era vero: avrei dovuto prendere il suo posto, mentre lui andò al Boca”.
L’intervista è un’occasione anche per parlare dei suoi inizi: “Nel mio villaggio giocavo da ala sinistra, come fa Di Maria. Poi ho spostato il mio raggio d’azione sulla trequarti. Ma nell’Instituto ho anche giocato da falso nueve. Mi sono trovato benissimo anche in quella posizione, anche se adesso alla Juve gioco dietro la punta (Gonzalo Higuain, ndr). Il mio idolo rimane un trequartista, anzi il trequartista, Juan Roman Riquelme. Quando ero bambino lo guardavo in televisione e mi piaceva moltissimo. Però non l’ho mai visto dal vivo e non l’ho mai potuto conoscere. Mi piacerebbe incontrarlo”.
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