Doveva essere il primo acquisto estivo del calciomercato Juventus, ma con una serie di colpi di scena Patrik Schick si è trasformato in uno dei trasferimenti mancati dell’ultima sessione. Intervistato al magazine ‘Reporter’, l’attaccante della Roma è tornato a parlare dell’affare sfumato con la Juventus e della sua movimentata estate: “Alla fine della stagione potevo scegliere, le offerte che mi piacevano di più arrivavano da Torino, Milano e Roma. Scelsi la Juventus, ero stato chiamato da Nedved e tutto sembrava affascinante. Non vedevo l’ora. A giugno mi sentivo un giocatore della Juve, ma in realtà non lo ero. Le visite mediche a Torino? Sapevo che non era niente di serio, era un’infiammazione cardiaca che era passata, stavo bene, sapevo di avere abbastanza tempo per riposare e che tutto sarebbe stato normale, ma la Juventus rinviò il mio trasferimento“.
L’ex Sampdoria non ha per nulla gradito la decisione dei bianconeri: “Quando tornai dalle vacanze, il mio agente Paska mi disse che sarei dovuto tornare a Torino per altri test. Risposi che non sarei andato da nessuna parte. Alla Juventus non importava più di me, ero un po’ arrabbiato“. A consolare il classe 1996 ci ha però pensato la Roma: “A metà luglio, la clausola di risoluzione da 25 milioni non fu più valida, dunque il presidente della Sampdoria mi disse che avrebbe voluto spuntare il prezzo più alto possibile e lo fece, cedendomi per 40 milioni di euro alla Roma. Quando ho firmato, ho provato grande sollievo perché potevo concentrarmi solamente sul calcio“.
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