Fabio Capello rivendica con vigore i suoi due scudetti vinti sul campo con la maglia bianconera. «Basta pensare alla finale Mondiale di Berlino del 2006, alla composizione della squadra azzurra».
Fabio Capello non ci sta e non le manda a dire. L’ex allenatore della Juventus rivendica con vigore gli scudetti levati alla Vecchia Signora dalla Figc. Lo fa in un’intervista a Libero. «Calciopoli? Basta pensare alla finale Mondiale di Berlino del 2006 – dice -. Pensiamo alla composizione della squadra azzurra che conquistò il titolo, per capire che noi della Juventus eravamo i migliori e abbiamo vinto sul campo meritatamente. Ripresa del campionato? L’importante è ricominciare. Troppo breve, però, il tempo tra la ripresa degli allenamenti e le gare, soprattutto per i calciatori fermi da due mesi».
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«Porte chiuse? Non saranno gare vere, mancherà il calore del pubblico – aggiunge Fabio Capello -. Molti club soffriranno. 5 cambi? È giusto per la salute degli atleti: giocando ogni tre giorni ci potrebbero essere tanti infortuni muscolari. Favorito? Le squadre che si fanno trovare più pronte e preparate: Juve e Lazio su tutte. La differenza potranno farla i calciatori che si sono allenati bene, da soli, in quarantena. Il Borussia mi ha fatto un’ottima impressione, è una squadra giovane con talenti veri.Mi ha sorpreso la forma di Haaland: ha qualità, è un fenomeno e vede la porta come pochi, nonostante abbia solo 19 anni. Un predestinato».
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