Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Juventus. Le sue parole sono davvero molto interessanti il giorno prima della partita.
Ecco cosa ha detto il tecnico dei bianconeri il giorno prima di una gara fondamentale per lo sviluppo del campionato della squadra bianconera.
JOHN ELKANN – “Anche se sono qui da poco, penso di poter coinvolgere tutti in questo discorso. Fa piacere sentire la forza e la passione di John Elkann e della sua famiglia per questo club“.
VINCENZO ITALIANO – “Italiano è uno dei giovani più forti che abbiamo, l’ho detto a tutti di prenderlo quando mi è stato chiesto e non solo ad Aurelio De Laurentiis”.
RUGANI E BREMER – “Daniele Rugani torna a ranghi ridotti, Bremer dovrà andarci cauto per non metterlo in difficoltà. Mi stupisco di parlare ancora di schemi e caselle in campo e non si vince per un cambio di posizione ma andando a occupare gli spazi. Il calcio non va nella direzione dell’uno contro uno a tutto campo e bisogna adattarsi a questo. Ho idea di mettere la squadra con un 4-3-3 o un 4-2-3-1 ma è solo un discorso di partenza”.
CHICO CONCEICAO – “Conceicao? Deve andare a fare più gol, determinando di più anche in fase offensiva perché ha uno spunto micidiale. Dobbiamo farlo migliorare anche nei contrasti, abbiamo avuto sempre disponibilità da parte sua”.
SQUADRA FORTE – “Non mi convincerete mai che questo gruppo non può fare grandi cose, abbiamo tutto per migliorare. Per forza va fatto qualcosa di più e bisogna provare anche delle strade nuove“.
TORNARE A VINCERE – “Ho sentito John Elkann e l’ho visto poche ore fa, ieri. Ogni tanto mi manda i suoi pensieri e sono cose che fanno piacere. Dobbiamo per forza avere il pensiero della vittoria quello che ho detto quando siamo arrivati. Quando fai parte della Juventus il tuo pensiero va sempre al massimo del realizzabile”.
RITIRO – “Non andremo mai più in ritiro, non è un luogo ma una condizione mentale, un condizionamento. Non si va più in ritiro perché è una fatica maggiore, a voi non sembrerà così ma lo so bene, l’ho viste tutte le risposte dei calciatori e le strade da percorrere. A dei ragazzi che vengono dall’estero che hanno situazioni, figli magari lontani, mogli non con loro, da stasera inizia il viaggio, la borsa, l’allenamento. Diventa tutto molto più pesante. Se si ha a che fare con una squadra con bravi ragazzi, come questi, non si va a ritiro. Chi veste questa maglia è in ritiro anche quando è in casa. Quindi per Bologna si parte domani mattina”.
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