Da oggi Patrik Schick è ufficialmente un giocatore della Juventus. Giunto a Torino, è stato accolto calorosamente dai tifosi in trepidante attesa e condotto al J-Medical per le visite di rito. L’attaccante ceco è il primo uomo su cui hanno deciso di puntare Marotta e soci in questo calciomercato Juventus. Ma non è il primo rappresentante della Repubblica Ceca a vestire i colori della Vecchia Signora.
Due centrocampisti e un difensore. Con Schick in attacco la Juventus può annoverare un calciatore ceco in ogni reparto della squadra. In principio fu Čestmír Vycpálek. Centrocampista cecoslovacco, nello specifico mezzala destra con una buona visione di gioco. Era noto per la sua classe e la sua forte personalità, da leader. In campo si distingueva per la tecnica, il controllo di palla e, soprattutto, un tiro potente e preciso. Giocò nella Juventus per una sola stagione, 1946-1947, collezionando 27 presenze e 5 reti. Appena due anni prima, durante la Seconda Guerra Mondiale, Vycpalek era stato deportato nel campo di concentramento di Dachau per otto mesi. Un forte legame di amicizia con Boniperti lo ha riportato alla Juventus molti anni dopo, dal 1971 al 1974, come allenatore. Alla guida della squadra ha vinto due scudetti. Tre curiosità su tutte: è morto il 5 maggio 2002, il giorno in cui la Juventus vinceva il 26° scudetto; era lo zio materno di Zeman, che tanto odia la squadra bianconera; a lui è intitolato lo spiazzale antistante lo stadio Renzo Barbera di Palermo. Dal 2007 al 2011 un altro ceco, stavolta di ruolo difensore, ha vestito la casacca bianconera: Zdeněk Grygera. Un giocatore molto versatile che riusciva ad essere impiegato come terzino destro o sinistro e come difensore centrale. 87 presenze e 3 reti per lui alla Juventus. Poi quello che tutti conosciamo, la “Furia Ceca”, Pavel Nedved, il ceco bianconero più amato di sempre. Attuale vicepresidente della Juventus, è stato considerato da tutti come uno dei miglior centrocampisti della sua generazione: un calciatore offensivo dotato di una rapidità incredibile. Famosissima la sua corsa ininterrotta sulla fascia e la sua grandissima abilità nei cross, nonché la sua bravura nei calci piazzati. Alla Juventus passa otto anni, vincendo due supercoppe italiane, quattro scudetti e accompagnando la squadra nella risalita dalla Serie B. Uno juventino vero, che oggi rappresenta la Vecchia Signora in tutto il mondo. Ci si augura che Schick non sia da meno dei suoi connazionali, dei grandi calciatori cechi che hanno fatto la storia della Juventus.
Alessandra Curcio
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