Leali: “In ritiro con la Juventus ho condiviso lo spogliatoio con 150 ragazzi”

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Nicola Leali (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Nicola Leali, portiere della Juventus in prestito allo Zulte-Waregem in Belgio, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tuttosport: “Al cambiamento non ci si abitua mai troppo, io ho la fortuna che la mia fidanzata, a cui sono legato da 9 anni, mi segue ovunque”. Cambiare spesso squadra ha tanti risvolti negativi: “La cosa più difficile è costruirsi delle amicizie vere: a parte Sammarco, con cui ho giocato prima allo Spezia e poi a Frosinone, ho sempre avuto compagni diversi: contando anche la Juventus, con cui sono stato in ritiro, avrò diviso lo spogliatoio con 150 ragazzi. Ambientarsi non è mai semplice ed è dura pure dirsi addio ogni volta”. Ma anche qualcuno positivo: “Ci sono anche dei vantaggi: girare l’Italia e vivere prima in Grecia e ora in Belgio ti aiuta a crescere più in fretta. Ho migliorato il mio inglese, sono diventato più pratico nell’imballare gli scatoloni e ho fatto il salto di qualità ai fornelli”.

Juventus, Leali non pensa ad un possibile futuro in bianconero

Lo stesso Leali ha poi spiegato il movimento calcistico belga svelando alcune differenze sostanziali con l’Italia: “Sono soddisfatto e sto conoscendo un torneo molto diverso da quello italiano: qui c’è pochissima tattica. E’ un campionato aperto, con tantissimi uno contro uno e molti gol. Per un portiere è completamente diverso: è un po’ come giocare contro lo sparapalloni, ti ritrovi spesso l’attaccante davanti a te. In Belgio prevale l’istinto”. Giocare nella Juventus, infine, non è un obiettivo primario: “Ho un contratto fino al 2019, ma ormai mi focalizzo sulla squadra in cui gioco.  Io non ci ho mai dato peso perché considero Buffon irraggiungibile. Quando Gigi smetterà, la Juventus farà le proprie valutazioni“.