La Juventus è sempre stata una squadra che ha portato con sè emozioni contrastanti. Ecco una rivelazione che testimonia come è percepita la Vecchia Signora.
In vista del big match della Juventus a Napoli, la Gazzetta dello Sport ha intervistato Andrea Carnevale. I più attenti ricorderanno che è stato tra i protagonisti del primo scudetto e della Coppa Uefa vinta dai partenopei. «Anche se non è un derby, noi avvertivamo le stesse sensazioni che si provano per una stracittadina – racconta -. La tensione ci assaliva con un paio di settimane di anticipo, perché la rivalità è sempre stata grande. Era la partita dell’anno. e la gente ce lo faceva capire».
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«Quando vedeva il bianconero – racconta ancora Carnevale – Diego si esaltava, si trasformava. Prima di scendere in campo ci abbracciava uno per uno, ci diceva che eravamo più forti della Juventus. Diceva che insieme ce l’avremmo fatta. Era in quei mo- menti che dimostrava tutta la grandezza, la sua umiltà». Uno sguardo all’attualità. «Il Napoli è forte psicologicamente, in questo momento. Ma la Juve non può continuare a regalare punti che potrebbero diventare pesantissimi a fine campionato per le sue ambizioni. Allegri dovrà inventarsi la formazione tra infortuni e rien- tri all’ultimo momento dei nazionali».
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