Se ne va un personaggio importante della storia del club bianconero e i tifosi faticano a trattenere le lacrime nel suo ricordo
Un lutto che ha colpito il calcio italiano in queste ore e che lascerà l’amaro in bocca a molti appassionati del club bianconero. Aveva 85 anni e ha legato la sua storia ad una squadra con un allenatore speciale.
Il calcio italiano si ritrova a piangere un altro dei suoi personaggi storici. Uno di quelli che non ha fatto la storia in campo come tanti suoi illustri predecessori, ma che nel corso degli anni è diventato anche un formatore straordinario di giovani talenti, un allenatore in grado di far crescere un’intera generazione e regalare grosse soddisfazioni a chi poi grande lo è diventato davvero. In molti forse non avranno mai sentito parlare di Enrico Favilli, che nella notte tra il 19 e il 20 maggio si è spento nella sua località di Acquaviva, a San Vincenzo, in Toscana.
Aveva 85 anni Favilli e da tempo non stava bene, ma ha lasciato un ricordo straordinario a tutti coloro che hanno avuto modo di incrociarlo, specie su un campo di calcio. Nato nel piccolo borgo di Monteverdi Marittima, si è affermato nel ruolo di centrocampista offensivo in uno Spezia che militava in Serie D, nella stagione ’64-’65, con in panchina due nomi pesantissimi come Mario Tommaseo, campione nel 1944, e Luigi Scarabello, oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936 con la maglia azzurra.
Favilli fece parte dello Spezia che centrò la promozione in Serie C e annoverava tra i propri compagni di squadra anche gente come Nedo Sonetti, Luigino Vallongo, Mario Castellazzi e Gianni Zennaro.
Dopo aver giocato per i bianconeri liguri, l’ex attaccante toscano proseguì la sua carriera con le casacche di Carrarese, Olbia e Salernitana. Poi prima del ritiro il ritorno nella sua regione con svariate altre esperienze. Una volta appesi al chiodo gli scarpini Enrico Favilli era diventato allenatore in Sardegna, guidando sia il Calangianus che l’Olbia. Poi si era spostato “in Continente” con le maglie di Volterrana, Piombino, Campese, Donoratico e S. Vincenzo.
Proprio in quest’ultima esperienza ebbe modo di allenare un giovanissimo Walter Mazzarri, che muoveva i primi passi nel calcio. Proprio da lì iniziò la carriera come calciatore dell’ex tecnico del Napoli, arrivato ai massimi livelli con il ruolo in panchina.
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