Jannik Sinner scende in campo al Roland Garros, ma c’è una svolta che preoccupa i tifosi del tennista azzurro
Sciolte le riserve, una buona notizia per gli appassionati di tennis nostrani. Jannik Sinner si sta ritagliando un ruolo da protagonista Roland Garros, le cure all’anca hanno dato esiti positivi a quanto sembra e dunque l’azzurro parteciperà alla prova del Grande Slam sulla terra rossa parigina. Un momento che potrebbe essere fondamentale per lui, con la vetta del ranking ATP nel mirino. Ma non nella situazione ideale.
E’ un Sinner che ha recuperato qualcosa a livello di condizione, naturalmente, rispetto a Madrid e a Roma, quando ha dovuto chiamarsi fuori dai giochi. Ma come starà effettivamente, lo scopriremo soltanto in campo. Difficile vederlo al top da subito, la speranza è che i primi turni possano essere morbidi a sufficienza da farlo carburare.
Il tabellone lo oppone, all’esordio, a Eubanks, una buona pescata senza dubbio. Anche se gli incroci successivi potrebbero essere insidiosi. Sulla sua strada, potrebbe trovare, in ordine, Coric, Norrie, un outsider tra Jarry e Karatsev agli ottavi. Più avanti, l’insidia sarebbe rappresentata da uno tra Hurkacz e Dimitrov, prima di una possibile semifinale con Alcaraz.
Un tabellone che potrebbe essere alla portata di un Sinner al massimo della condizione. Ma è proprio questa l’incognita principale. E ne parla diffusamente Paolo Bertolucci, durante un suo editoriale per la ‘Gazzetta dello Sport’.
Bertolucci parla di un aspetto che potrebbe andare a favore di Sinner, ma anche penalizzarlo. “Rispetto agli anni scorsi dove c’era un favorito d’obbligo, ed era Nadal, quest’anno il ventaglio non è mai stato così ampio. Per un motivo o per un altro, è difficile definire la prima fila. Paradossalmente, per quello che si è visto, davanti a tutti potrebbe esserci Zverev che ha vinto a Roma”.
Bertolucci prosegue indicando la strada da seguire per Sinner, per andare a caccia di più turni possibile nel carniere per aumentare le chances di issarsi al primo posto alla fine del torneo. “E’ difficile verificare lo stato della sua condizione, su una superficie complicata come la terra e con tre set su cinque da gestire – ha aggiunto – La salute è la cosa più importante. Se è guarito e se potrà spingere al massimo, avrà la possibilità di arrivare abbastanza in fondo”.
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