Non solo il numero 10 bianconero: l’intervista esclusiva sul canale Twitch di Juvelive ha toccato anche altri temi
Protagonista di due gol e quattro assist in un inizio di stagione per lui molto positivo, Kenan Yildiz è atteso dalla vera e propria prova del nove contro il Milan di Allegri, il tecnico che di fatto lo ha lanciato al centro del suo attacco stimolandone la crescita. Dopo i quattro pareggi consecutivi ottenuti tra campionato e Champions League, la sfida con i rossoneri potrebbe rappresentare un crocevia importante soprattutto per Tudor.

La crescita di Yildiz e i margini di crescita di una squadra a cui sembra mancare ancora qualcosa rispetto alle prime della classe sono stati alcuni dei temi affrontati da Alessandro Dal Canto, intervistato in esclusiva sul canale Twitch di Juvelive.
L’ex allenatore della Juventus si è espresso in questi termini sul numero 10 bianconero: “Ricorda molto il primo Del Piero (…). Ad oggi però la grande differenza tra i due è che la Juve era stellare ai tempi di Alex e oggi è una buona squadra per Yildiz. Se la Juventus diventerà quella di vent’anni fa è probabile che diventi un campione enorme. Se la Juve non migliora però potrebbe aver voglia anche di andare via“.
Dal Canto ha poi detto la sua sull’impatto avuto da Tudor sull’ambiente: “Da juventino oggi mi piace il fatto che sia tornata in un certo senso la juventinità con quest’allenatore, è posato e come allenatore è da Juve. Però la squadra può concorrere per un posto in Champions, non credo posso fare qualcosa di più anche se poi il calcio ci ha sempre stupito e magari potrà farlo anche quest’anno”.
Dal Canto in ESCLUSIVA a JVL: “Koopmeiners? Giocare nella Juve non è come giocare nelle altre società”
Inevitabile poi un commento su una delle note più negative di quest’inizio di stagione per la Juventus, Teun Koopmeiners: “Giocare con la maglia bianconera non è come giocare nelle altre società, le pressioni che ci sono lì sono maggiori rispetto a qualsiasi altra squadra”.

Tra i possibili innesti a gennaio, il profilo che sembra calamitare i maggiori consensi è quello di Milinkovic Savic sul quale, però, Dal Canto nutre delle riserve: “Dopo due anni e mezzo d’Arabia non credo sia molto facile tornare in Europa. Senza nulla togliere al campionato dove è andato, sono stimoli e tipi di pressioni differenti”.
Infine una chiosa su Fagioli che sta faticando a prendere per mano le redini del centrocampo Viola, dopo un impatto iniziale positivo: “È un ragazzo tanto tanto tanto educato e alle volte questo può passare per fragilità, se ci parli insieme è pacato, ci puoi parlare di tutto. In campo però ha sempre dimostrato di avere grande personalità. Probabilmente come calciatore non ha ancora trovato ancora la collocazione ideale in campo e questo non gli ha dato sentenza definitiva”.





