I ricordi dell’ex centrocampista e dei suoi brevi trascorsi a Torino, ecco com’è andata nel suo racconto al nostro canale Twitch
Nelle ultime stagioni, così difficili per la Juventus, i bianconeri sono rimasti lontani dai vertici. Inevitabile guardarsi indietro con un po’ di nostalgia, per l’ambiente bianconero, a periodi più gloriosi. Come la doppia epopea targata Marcello Lippi. Una fase che però non fu felice per tutti in squadra. Di sicuro, non per Davide Baiocco, come ha raccontato il giocatore al canale Twitch di Juvelive.it.
L’ex centrocampista, classe 1975, visse solamente sei mesi a Torino. Acquistato nell’estate del 2002, raccolse 16 presenze in tutte le competizioni, prima di essere ceduto, nel successivo mercato invernale, al Piacenza. Il suo resoconto dell’esperienza in bianconero racconta di tante aspettative disattese e non tutte per sua responsabilità, chiamando direttamente in causa proprio Lippi.
Ecco cosa ha spiegato ai nostri microfoni: “La mia avventura alla Juventus? Io ero pronto, avevo fatto un sacco di gavetta. La verità sta sempre nel mezzo, ero arrivato da centrocampista dribblomane, saltavo l’uomo e facevo cross. Dovevo giocare alla Juve col 4-4-2 davanti la difesa e a due tocchi. O mi istruisci a farlo, non ero stato abituato, se no era normale avere difficoltà”.
Dunque, il ruolo del tecnico fu determinante, a suo dire, nell’indirizzare negativamente il suo percorso con la maglia dell’allora club campione d’Italia. Decretando anche un addio repentino.
Prosegue infatti Baiocco: “Io non ero pronto per quel ruolo e mi sono snaturato, questo è l’errore che ho fatto, ma ci vuole qualcuno che ti istruisce per fare qualcosa. Lippi non mi ha aiutato, magari loro pensano che il giocatore arriva ed è pronto e sa tutto, ma non è così nemmeno per i calciatori più affermati. Io non ero molto pronto di certo a fare quel ruolo, pensate che in Serie A prima della Juve ero tra i primi per falli subiti insieme a Totti, Zidane e Del Piero. Se mi prendi e ho delle caratteristiche o mi istruisci o mi metti nel mio ruolo. Non ho avuto un buon rapporto con Lippi? Sì, non c’era dialogo. Il problema non è che non gli piacevo e a gennaio poi sono andato via. Poteva dire le cose in maniera diretta però. Sembra che tutto andava sempre bene, poi mi ha mandato via. Poteva parlarmi”.
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