Oggi è proprio il caso di dirlo. Tanti auguri, Andrea Agnelli. Tanti auguri, Presidente. 50 anni per una delle leggende della storia bianconera.
Oggi torniamo a parlare di un personaggio molto amato a Torino, artefice protagonista dei 9 Scudetti di fila vinti dal 2012 al 2020, juventino vero e personaggio molto amato dal pubblico, figlio di Umberto e della seconda moglie di lui, Allegra Caracciolo, è fratello anche di Anna e del defunto e compianto Giovannino.

Andrea Agnelli nasce a Torino il 6 dicembre del 1975. Si forma accademicamente al Sinclair International College di Oxford e all’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. In corso della sua carriera ha lavorato in diversi contesti, non solo nel calcio, diventando protagonista in vendita e marketing in aziende come Piaggio, Auchan e Ferrari. Ha lavorato poi con la Philip Morris International da 2001 a 2004. Nel 2007 invece ha costituito una sua holding finanziara, la LAMSE.
La passione per il calcio la eredita dal padre e dallo zio Umberto e Gianni e inizia a collaborare con la società Bianconera come assistente del settore commerciale a stagione 98-99. Il 19 maggio del 2010 viene eletto presidente. È il quarto esponente della famiglia dopo il nonno Edoardo, lo zio Gianni e il padre Umberto a rivestire questa prestigiosa carica. Sotto il suo mandato si forma quella squadra che poi vincerà nove scudetti di fila battendo un record che perdurava da oltre 80 anni che il nonno Edoardo aveva ottenuto con la Juve del quinquennio. Un record incredibile ma anche un altro punto altissimo cioè quello della costruzione del primo stadio di proprietà di una società che è proprio lo Juventus Stadium diventando poi Allianz Stadium.
Andrea Agnelli la fine e un nuovo inizio
Come tutti sappiamo, poi nell’autunno del 2022, Andrea si è allontanato andando a rassegnare le dimissioni nell’ambito del processo sportivo delle plusvalenze, insieme anche a Pavel Nedved, che era praticamente il suo braccio destro.

Una squalifica che lo ha portato a fermarsi a lungo e costretto a uscire da quelle che erano le gerarchie della Juventus, lasciando poi vagante il ruolo di presidente e andando di fatto a consegnare le mani del cugino John Elkann, il prodotto più prestigioso e più importante della famiglia. I tifosi della Juve però non hanno mai smesso di sostenerlo, di amarlo e di sperare in un suo ritorno, anche se al momento, ancora oggi, appare qualcosa di, se non impossibile, molto molto molto difficile.
Oltre alla personalità e alle capacità imprenditoriali, sicuramente Andrea viene riconosciuto e amato dal pubblico per la sua forte passione per la squadra bianconera e per essersi sempre messo a disposizione della squadra e per i tanti discorsi che negli anni da numero uno dei bianconeri hanno mostrato la sua volontà, e cioè quella di arrivare ad un solo risultato, la vittoria. Perché vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta.





