Il debutto da titolare di Edon Zhegrova in Juventus-Pafos è sicuramente un argomento, se non l’argomento, della partita di stasera. Scelta giusta o sbagliata di Spalletti.
Luciano Spalletti ha deciso di mandare dal primo minuto in campo il numero uno. Finora non era mai partito da titolare, ma si era dovuto accontentare di piccoli spezzoni alla fine della partita. Cosa accadrà stasera lo vedremo in campo, ma la scelta divide il pubblico bianconero.

Edon Zhegrova è arrivato a Juventus l’estate scorsa a prezzo di saldo, non tanto per il contratto in scadenza, quanto soprattutto per una condizione fisica molto instabile, molto delicata, molto difficile da gestire. Il calciatore era stato costretto a fermarsi a dicembre di un anno fa per problemi di pubalgia, cosa che l’aveva costretto all’intervento chirurgico. Il suo stop era stato davvero complesso da gestire e aveva portato il ragazzo a doversi fermare per quasi un anno. Al ritorno in campo nella Juventus è arrivato, ma è arrivato solo per piccoli spezzoni alla fine della partita, massimo 10-20 minuti, per un totale di meno di 100 in tutta la stagione.
Tudor prima e Spalletti poi hanno sottolineato più volte che Zhegrova non sarebbe stato capace di partire titolare, che non aveva 90 minuti nelle gambe, che molto spesso quando spingeva in allenamento sentiva dolore e che la situazione era preoccupante anche per possibili ricadute. Nonostante questo Spalletti in parte si contraddice e lo manda titolare in campo contro il Pafos, come si vede nelle probabili formazioni, forse solo per fare giocare il primo tempo, forse per aprire subito la partita, per sfruttare sicuramente la sua freschezza, la sua agilità e la sua bravura, ma nonostante questo i punti di domanda rimangono. Andiamo a vedere se è davvero un rischio o no.
Edon Zhegrova, un mancino da ricordare
Edon Zhegrova è un calciatore classo 1999, che gioca veramente come ha la testa, con un mancino che gli permette di essere molto abile sia nel cross che nel tiro. Come ha detto Luciano Spalletti, passa anche contro i muri, perché è un ragazzo che riesce a nascondere il pallone e farlo riapparire dove vuole, riuscendo anche a deludere due o tre calciatori per stare insieme. Nonostante questo, è un ragazzo che ha avuto problemi seri a livello fisico e che ancora oggi fa fatica a scendere con campo in continuità. In questa stagione l’abbiamo visto otto volte, con la maglia bianconera, ma sempre per spezzoni.

L’unico un pochino più lungo è stato di 30 minuti. L’esordio ufficiale è avvenuto il 16 settembre nel 4-4 contro il Borussia Dortmund in Champions League, quando entrò al minuto 87 al posto di Yildiz e dimostrò comunque di avere tanto da far vedere. Sarà interessante capire oggi quanto verrà utilizzato, se magari riuscirà a giocare tutto il primo tempo o addirittura se sarà costretto a uscire prima della prima frazione del gioco.
Sicuramente è curiosa la scelta di Spalletti, che ha sempre detto che Zhegrova gli piace, ma lo vede più dal giocatore da ultimi 20 minuti e che al momento ha anche dolore quando scende in campo in allenamento. Forse l’idea è quella di partire molto forti contro il Pafos per risolvere subito la partita e poi tirare un po’ i remi in barca e pensare alla sfida del weekend contro il Bologna di Vincenzo Italiano, che non sarà di certo facile.





