Christophe Dugarry è stato un attaccante controverso, dal carattere molto forte. Un calciatore criticato, giudicato spesso come sopravvalutato dagli addetti ai lavori. In Italia ha giocato nel Milan per la stagione 1996-1997, dopo aver militato per ben 7 anni nel Bordeaux. Proprio a quei tempi Dugarry era stato accostato alla Juventus, ma la trattativa si era conclusa in un nulla di fatto. Sembra proprio che sia stato lui a rifiutare il club bianconero nell’anno in cui sarebbe dovuto arrivare a Torino insieme all’allora compagno di squadra Zinedine Zidane.
“Sarei potuto andare alla Juve che voleva prendere entrambi. Volevano tenere Zizou e mandare me in prestito, perché in quel momento c’era già Bokšić. Non è accaduto perché non io non volevo il prestito. Ho detto loro che volevo restare a Bordeaux per il momento. Nella Juve c’erano già Vieri, Bokšić, Padovano, c’era un esercito di attaccanti. Non volevo rivivere quello che avevo vissuto a Milano ed essere il quinto attaccante, così ho detto no, grazie”. Questa è la motivazione di Dugarry. Alla Juventus non avrebbe mai potuto avere lo spazio che desiderava e ha preferito il Milan. Il bilancio in rossonero fu però molto scarso: 5 reti in una stagione, troppo poco per un attaccante. La Juventus, fortunatamente, non rimase molto turbata e si concentrò sull’arrivo di Zidane che si rivelò molto fruttuoso. Le gesta del francese hanno contribuito a scrivere alcuni di questi primi 120 anni di storia bianconera, condensata in una mostra a disposizione dei tifosi allo Stadium, inaugurata ieri dal presidente Agnelli.
Alessandra Curcio
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