Conti rivela: “Da piccolo ero juventino, il mio bassotto si chiama Arturo per Vidal”

0
441
Andrea Conti © Getty Images

Intervistato ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, il terzino del Milan Andrea Conti ha svelato un curioso retroscena riguardante la sua infanzia. Parlando del brutto infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro che lo terrà fuori fino a marzo, l’ex Atalanta ha infatti rivelato la sua vecchia passione per la Juventus: “Io ho sempre avuto la sensazione di essere un ragazzo forte, prima dell’operazione ho capito che è vero. Certo, mi manca il campo: a 23 anni capisci che giocare è la cosa più bella. Per il resto, sono sempre io. Testardo, tranquillo, spero umile, legato alle nipotine e alla famiglia. È una famiglia bianconera e anche io da piccolo tifavo Juventus, non mi vergogno. Ora tifiamo tutti Milan, anche se ho un bassotto che si chiama Arturo per Vidal“.

Juventus, Conti pensa al ritorno in campo

Il classe 1994 ha commentato la mancata qualificazione dell’Italia al prossimo Mondiale: “Io ero sicurissimo che ci saremmo qualificati. Si parla di frizioni tra squadra e allenatore ma io, per le poche volte che ho fatto parte del gruppo, non ho visto problemi. Erano tutti amici. Il futuro, però, promette bene. Siamo forti, un’ottima squadra con ottimi giovani. Romagnoli, Rugani, Donnarumma, Caldara, Spinazzola, Gagliardini, Bernardeschi, Chiesa. Poi Belotti, Immobile e Verratti. C’è tanto per ripartire”. Il difensore rossonero ha infine parlato del suo passato nelle giovanili e del provino fatto anni fa per il Milan: “Giocavo a Valmadrera, mi hanno contattato Inter, Milan e Atalanta. Ho fatto subito il provino con il Milan ma non mi piacevano l’ambiente, le persone. Mio papà ha scelto l’Atalanta ed è andata bene. Mi hanno seguito come uomo prima che calciatore, a Bergamo chiedono anche le pagelle, cercano i giocatori negli oratori”.