Nel corso dell’intervista rilasciata ai nostri microfoni, Porrini ha fatto il punto della situazione sul momento di forma dei bianconeri
Tante cose ancora da sistemare per una squadra alla ricerca di una sua precisa identità di gioco. Il cartello ‘Lavori in corso’ campeggia senza soluzione di continuità in casa Juventus visti gli ultimi risultati piuttosto deludenti e la prospettiva di vivere un’altra stagione lontana dalle posizioni che contano.
La sfida contro il Milan ha rappresentato una sorta di occasione mancata per Conceicao e compagni. Lo stesso Sergio Porrini, intervenuto a JuveLiveOfficial sul canale Twitch di Juvelive, ha fornito una chiave di lettura che si inserisce proprio lungo questi binari: “La squadra è alla ricerca della propria identità, a sprazzi si vede che è sulla strada giusta ma in questo momento è distante dallo stesso Milan che dava sensazione di essere più squadra”.
Inevitabile poi ad uno dei temi che sta continuando a calamitare l’attenzione mediatica con più continuità anche a causa delle prestazioni tutt’altro che convincenti di David: l’alternanza di attacco.
Porrini a JuveLiveOfficial: “Attacco? Attraverso la continuità, il miglior rendimento”
Tema al quale Porrini non si è affatto sottratto, affrontandolo con la solita schiettezza: “Attraverso la continuità si può trovare il migliore rendimento, indipendentemente dalle prestazioni. Un tot. di partite vanno concesse altrimenti si fa fatica a trovare la condizione e la giusta sintonia con i compagni per determinare delle situazioni importanti di gioco. Si deve trovare l‘amalgama per capire i movimenti, continuando a cambiare variano le caratteristiche dei calciatori”.
Necessità di cambiare modulo – evitando il rischio di un eccessivo integralismo tattico – o speranza di poter trovare la rotta giusta con il 3-4-2-1 proposto con continuità da Tudor?
Porrini la pensa così: “Negli ultimi anni la Juventus sta soffrendo l’adattare i giocatori al modulo che si vuole interpretare e a quello che viene utilizzato mettendo fuori posizione o non nelle condizioni migliori alcuni calciatori. Ma è anche vero che c’è un allenatore che li vede tutti i giorni. Un allenatore di capacità e che ha esperienza, probabilmente in questo momento preferisce mettere gli interpreti in questo modulo“.