Federico Gatti è stato fermato da un infortunio ieri nella sfida di Coppa Italia, Juventus-Udinese. Quanto torna in campo? Il bollettino medico parla di salutare il 2025.
Ma cosa è successo al centrale bianconero impiegato titolare da Luciano Spalletti nella gara contro i friulani.

Torsione innaturale del ginocchio a palla lontana, uno dei grandi classici che subito aveva fatto pensare a un problema di non bassissima entità. Il club ha parlato attraverso il suo portale ufficiale con un comunicato stampa, specificando:
Federico Gatti, sostituito durante il secondo tempo della gara Juventus–Udinese in seguito a un trauma distorsivo a carico del ginocchio destro, questa mattina è stato sottoposto ad approfondimenti radiologici presso il J|medical. Gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione del menisco mediale, tale da rendere necessario un intervento chirurgico che verrà eseguito nei prossimi giorni.
Un problema che dunque fa terminare qui la stagione del difensore che con l’arretramento di Teun Koopmeiners a braccetto sinistro, nella gestione di Spalletti, aveva perso molto spazio. Con le contemporanee indisposizioni di Gleison Bremer e Daniele Rugani il problema sembra di fatto riaccendere l’emergenza dietro che sembrava recuperata con i ritorni di Llyod Kelly e Juan Cabal.
Federico Gatti, infortunio simile a quello di Bremer: quando torna?
L’infortunio di Federico Gatti è molto simile a quello accusato proprio da Gleison Bremer, una lesione del menisco che lo terrà fuori almeno due mesi e che gli fa dunque salutare, anzitempo, il 2025. Una stagione moldo delicata per il centrale ex Frosinone che era sembrato uno dei più in difficoltà del reparto arretrato.

Già dopo la gara di ieri sera (qui trovi le pagelle) Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa della situazione, specificando: “Ha sentito male e uno scrocchio dentro al ginocchio. Domani verrete informati dai medici, noi abbiamo la nostra qualità medica che vi dirà tutto”. E proprio oggi risposta a queste parole è arrivata con una certa preoccupazione anche in vista del futuro.
Il centrale di difesa era una soluzione importante anche se non era quasi mai partito da titolare nelle gare di questo inizio d’avventura per il tecnico di Certaldo. Centrale forte fisicamente può giocare sia da centrale che da braccetto nella difesa a tre e nonostante gli venga spesso rimproverata la poca qualità nelle sue giocate è un ragazzo serio e sempre preparato.
Nelle prossime settimane scopriremo meglio quello che sarà il suo percorso verso il ritorno in campo che al momento sembra molto lontano.





