Un regista per la Juve? Marco Verratti. Certo, non è più – e ormai da tempo – il Verratti prime. Quello di Pescara? Sì e no, meglio ancora quello di Parigi. Talento purissimo, un piacere vederlo col pallone tra i piedi. Ma quel calciatore è sparito: oggi è solo una copia sbiadita.

Il classe ’92 è il calciatore italiano più pagato al mondo: nel luglio scorso ha firmato con l’Al-Duhail un biennale da circa 60 milioni di euro. Col massimo rispetto che gli si deve, ma è andato in Qatar a svernare. Sia chiaro: ha fatto benissimo, dopo una carriera vissuta ad altissimi livelli.
Ma se avesse voglia di tornare nel calcio che conta. O addirittura, di far ritorno in Italia? Ricordiamo che lui in Serie A vanta… Zero presenze. Sì, perché dopo aver vinto il campionato di B con l’amato Pescara, del quale ora è anche socio, ha subito traslocato a Parigi. Un affare da 12 milioni che le big italiane si sono lasciate sfuggire. E non è il primo, ahinoi…
“Verratti? Non, merci”
Spalletti vuole un regista nel mercato invernale, un ruolo per il suo calcio a dir poco fondamentale.
Ecco, allora, che alcuni intermediari – magari pure senza alcun mandato scritto da parte del diretto interessato o della Pimenta sua agente – potrebbero buttarla lì. Direttamente a Comolli:
“Damien, vi potrebbe interessare Verratti?”.

Risposta probabile di Comolli, sempre ammesso che risponda: “Non, merci”.
Verratti costerebbe troppo, è in là con gli anni e ha già dato il meglio. A Spalletti il regista glielo compreranno pure, ma non scommettiamo sul fatto che possa esser preso un nome di suo totale gradimento. D’altronde comanda Comolli, anzi comandano i suoi algoritmi…





