Pogba: ”Pirlo è incredibile. E su Conte, Ferguson e Raiola dico…”

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Paul Pogba

 

POGBA JUVENTUS RAIOLA CONTE FERGUSON PIRLO – Nel corso dell’intervista rilasciata a ‘Tuttosport’ da Paul Pogba, dove il ragazzo francese si è scusato per l’episodio pre-Pescara, ci sono stati altri spunti interessanti da approfondire. Iniziamo con Conte: ”Il mister mi ha convinto a venire alla Juve dicendomi che mi voleva e sta dimostrandomi che diceva la verità. Io devo cercare di giocare bene per convincerlo a darmi spazio. In allenamento è pure più serio di Ferguson, pretende massima concentrazione. E mi piace, perché è un vincente. Lui vuole solo vincere e ti fa capire come farlo. Penso di potermi migliorare molto con uno come lui. Questo è un grande club e non ci sono molte differenze rispetto allo United, sono due fra i più importanti club del mondo e quindi si assomigliano. La differenza è che qui mi sento apprezzato, i giocatori credono in me, l’allenatore crede in me, ho l’opportunità di giocare”. Su Pirlo: ”Mi ha stupito durante Juventus-Inter, aveva la palla nella nostra area ed era pressato da tre giocatori. Ero in panchina, con il fiato sospeso e pensavo: tirala via, tirala via! E invece lui l’ha difesa e l’ha giocata, senza ansia, come se stesse battendo un fallo laterale. Mi sono messo a ridere come un matto e ho detto al mio vicino: quel giocatore è incredibile, incredibile! E ve lo dico: è una figata giocare al suo fianco”. Su Ferguson. ”E’ un tipo rilassato e anche lui è un tipo a cui piace ridere nello spogliatoio. Certo in tv lo vedete tutto serio, ma nello spogliatoio sa essere alla mano. Qualche volta grida, ma è normale che un allenatore lo faccia. Ma non è sempre così, è più spesso rilassato”. Su Raiola, suo procuratore: ”Mi dà molti consigli, mi dice di essere serio e di migliorare sempre. Mi dice sempre la verità e mi tiene con i piedi per terra. Dopo il gol contro il Napoli mi ha detto: è solo una partita, la tua carriera deve essere lunga, continua a lavorare, non ascoltare i complimenti. Hai diciannove anni e devi diventare sempre più forte. Lo ascolto… E’ uno che ha lavorato con gente come Nedved e lavora con Ibrahimovic, sa cosa devono fare i campioni. E io sono orgoglioso di essere nella sua scuderia e voglio esserne degno. L’unica cosa, quindi, è allenarsi e lavorare duro”.

Marco Orrù