Pjanic: “Non so ancora quando tornerò. Higuain è il miglior attaccante d’Italia”

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Miralem Pjanic in campo ©Getty Images
Miralem Pjanic ©Getty Images

Secondo le news Juventus, Massimiliano Allegri dovrà fare a meno di Pjanic nella prossima sfida di campionato con l‘Atalanta. Il centrocampista bosniaco ha accusato un risentimento muscolare nel riscaldamento del match contro l’Olympiakos e sarà dunque costretto a fermarsi. Intervistato ai microfoni di ‘Sky Sport’, l’ex Roma ha parlato del suo infortunio: “Infortunio? Può andar meglio, però è tutto ok perché abbiamo vinto. La prossima partita la salterò sicuramente, poi vediamo. La speranza è di recuperare velocemente, però non conosco i tempi certi. I dottori non hanno detto niente di concreto per quanto riguarda i tempi di recupero”.

Juventus, Pjanic esalta Higuain

Pjanic ha poi analizzato la prestazione dei suoi compagni nella partita di ieri. Il bosniaco elogia Higuain: “È stata una partita complicata. I giocatori dell’Olympiakos stavano tutti dietro, ma erano veloci davanti, provavano a metterci in difficoltà in contropiede. Siamo contenti che Higuain si sia sbloccato, ci ha fatto piacere, aveva un po’ tutta la stampa addosso. Per noi è molto importante. Alla Juventus chiunque non è contento di restare in panchina, però in una grande squadra sono tutti importanti. È una scelta del mister, l’importante è che Higuain abbia risposto nel migliore dei modi in campo. È un attaccante che vuole sempre segnare, è normale, però è stato sempre sereno. Sono contento per lui, ha qualità incredibili: per me è uno degli attaccanti più forti in circolazione, probabilmente il migliore che c’è in Italia”.

Il 27enne ha infine parlato del suo ruolo: “Da regista mi trovo benissimo, mi piace tanto. In questa stagione sto anche bene fisicamente. Faccio quello che mi chiede il mister. Mi sento più maturo e sereno in campo, so gestire meglio la partita. Mi sento importante per questa squadra, però punto a crescere ancora di più”. Pjanic, insomma, non si pone limiti: “Voglio essere uno dei migliori al mondo in quel ruolo, mi alleno ogni giorno per questo.  Nel passato avevo dimostrato delle buone cose, adesso sono più continuo, però i titoli e le vittorie ti fanno crescere e ti danno più consapevolezza nei tuoi mezzi. Ti dà una grande responsabilità e quel qualcosa in più per fare sempre meglio. Giocare a certi livelli, contro le squadre più forti al mondo e raggiungere la finale di Champions, ti fa crescere come calciatore”.