Il momento buio di Alex Sandro: da pilastro della squadra a uomo da turnover

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Alex Sandro © Getty Images

Una prestazione da dimenticare. Un periodo non particolarmente brillante. Continua la crisi che sta attraversando uno dei giocatori simbolo delle ultime stagioni vincenti della Juventus: Alex Sandro. Il terzino brasiliano non sembra più quello di un tempo, l’irrinunciabile e fondamentale pedina del gioco bianconero. Da vera e propria certezza sulla fascia sinistra a giocatore insufficiente in pagella. Uno sfortunato rimpallo incontra i suoi piedi e lo rende perfino autore dell’autorete che determina l’iniziale svantaggio della Juventus. Si può davvero parlare di problema per il numero 12 bianconero?

Juventus, il “vero” Alex Sandro si farà rivedere in campo molto presto

I dati raccolti in questo avvio di stagione sono lievemente preoccupanti: il brasiliano ha collezionato due panchine consecutive nelle ultime partite di campionato. Quello che sembrava essere un giocatore irrinunciabile per il gioco di Massimiliano Allegri è diventato un’alternativa, un uomo utile per il turnover, perdendo la condizione di “titolarissimo” bianconero.  Anche ieri, contro lo Sporting Lisbona, nel match che ha regalato alla Juventus tre punti fondamentali per il cammino in Champions League, Alex Sandro è apparso molto impreciso e stanco. Quell’autogol in avvio di partita ha sicuramente inciso sulla prestazione complessiva dell’esterno sudamericano, ma potrebbe anche servire da campanello d’allarme, da sveglia improvvisa. Società, compagni e tifosi aspettano il suo ritorno, la rinascita di quel talentuoso giocatore che in questi anni hanno ammirato ed elogiato, quello per cui la Juventus ha rifiutato ogni mostruosa offerta arrivata dal Chelsea di Antonio Conte. Il club inglese continua a provare in ogni modo l’assalto al terzino brasiliano, ma i bianconeri hanno dichiarato più volte che Alex Sandro non si tocca.

Alessandra Curcio