TANTI AUGURI JUVENTUS- 120 anni di storia del calcio bianconero

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Tifosi Juventus ©Getty Images

C’era una volta una panchina. Ogni favola che si rispetti comincia con questa magica formula e la favola bianconera non è da meno. Su quella panchina di Torino c’era un gruppo di studenti del liceo Massimo D’Azeglio appassionati di uno sport che non aveva ancora il seguito attuale: erano innamorati del calcio. Su quella panchina di Corso Re Umberto un pomeriggio d’autunno del 1897 questi liceali decisero di dare un nome al loro gruppo di “calciatori in erba”. Il 1° novembre 1897 nacque così, come in una favola, lo Sport Club Juventus. In quell’inizio furono i fratelli Canfari, Eugenio ed Enrico, a prendere in mano le redini della squadra e ad organizzare le riunioni di quella che sarebbe diventata la società bianconera. Agli esordi di bianconero non c’era proprio nulla: la maglia con cui la Juventus scendeva in campo era una camicia economica di percalle rosa. Ma quel colore così tenue si sbiadiva ad ogni lavaggio e fu necessario ordinare delle nuove divise nel 1902. Dalla fabbrica di Nottingham arrivò per errore la maglia che avrebbe scritto una parte fondamentale della storia del calcio italiano: quella a strisce bianconere. Proprio con il nuovo look, la squadra torinese vinse il primo campionato nel 1905, dopo essere arrivata per quattro anni di seguito in finale.

Juventus, oltre la società: una storia di uomini e vittorie indimenticabili

Impossibile pensare alla Juventus senza collegarla agli Agnelli. La ricca e potente famiglia arriva alla guida della società bianconera nel 1923. Prima Edoardo, poi l’amatissimo Avvocato Gianni, poi il fratello Umberto e ora il nipote Andrea. Imprenditori sicuramente, tifosi prima di tutto, che hanno portato la Juventus ad essere la squadra più titolata d’Italia. 35 Scudetti, 12 Coppe Italia, 7 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Intercontinentali, 2 Champions League, 1 Coppa delle Coppe, 3 Coppe Uefa, 2 Supercoppe Uefa. Un bottino incredibile, quello racimolato in 120 anni. Una storia di passione bianconera, di uomini che hanno scritto la storia del calcio, di leggende con la maglia numero 10 sulle spalle, di capitani-esempio, fuori e dentro il campo: da Boniperti a Del Piero, arrivando a Buffon, le cui parole riescono sempre a scuotere la squadra, come ieri in occasione della partita con lo Sporting Lisbona. La favola continua, si proietta verso il futuro, con i nuovi giovani talenti che arriveranno in bianconero, pronti a scrivere altri 120 anni di una leggenda chiamata Juventus. E vissero per sempre felici, contenti e vincenti.

Alessandra Curcio