Ulivieri esalta Allegri: “Il suo calcio si adatta alle situazioni. È il segreto della Juventus”

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Allenatore Juventus
Massimiliano Allegri © Getty Images

Domenica alle 12.30 la Juventus scenderà in campo nel derby contro il Torino. Stracittadina dal sapore speciale che vede i granata rinati dopo la cura Mazzarri. Partita importante per la corsa al tricolore, dato che il Napoli alle 15 avrà un impegno più semplice contro la SPAL. La lotta scudetto passa quindi anche dal derby che vedrà di fronte Allegri e Mazzarri. Il presidente dell’AIA (Associazione Italiana Allenatori) e ex mister del Torino, Renzo Ulivieri, è stato intervistato dai microfoni del Corriere dello Sport, e ha parlato proprio di Torino-Juventus partendo dal confronto tra allenatori: “Conoscono benissimo il calcio, lo masticano tutti i santi giorni. Poi sono due gran lavoratori. Walter in questo è un toscano-veneto, intendo come applicazione, come metodo di lavoro. Ma Allegri non gli è da meno. Da noi si dice: è dal campo che deve  venire la forza”.

Juventus, il valore di Max Allegri

Ulivieri ha proseguito sui pregi di Massimiliano Allegri: “Ha capito prima di altri che il calcio sta cambiando. Il suo calcio è un continuo tentativo di adattarsi alle diverse situazioni: è questo il segreto della sua Juventus“. Su Mazzarri invece: “Entra nella testa dei giocatori come sanno fare pochi altri in questo mestiere”. Ancora sul confronto: “Allegri, che ha giocato in A con continuità e ha avuto una carriera di livello. Erano tutti e due trequartisti. Di Mazzarri a Firenze dicevano fosse il “Nuovo Antognoni”. Mica vero, ma aveva comunque talento. A Modena, dove allenavo, cambiai la squadra per trovargli un posto ma lui quell’anno era sempre infortunato, ne aveva sempre una, pensi che una volta si era ripreso e a metà  settimana fu costretto ad andare dal dentista per togliersi un dente: fuori anche quella volta…”

Infine sulla vittoria del derby: “La Juventus è nettamente superiore, su questo non stiamo neanche qui a discutere. Ma Mazzarri sa “tagliarti il vestito addosso” e farà così anche con Allegri. Sono sicuro di una cosa: sarà un derby “da allenatori”, molto bello dal punto di vista tattico”.