Juventus Primavera, Muratore e Fagioli: il capitano e il giovanissimo

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Dal Canto @ Getty Images

Juventus Primavera, quanti gioielli

Buonissima organizzazione tattica, ottime doti atletiche e diversi gioiellini da tenere in considerazione in ottica futura: sono queste alcune delle caratteristiche più importanti della Juventus Primavera, che anche quest’anno ha confermato di essere una delle squadre più interessanti del Viareggio Cup, arrivando fino alla semifinale (battuta dalla Fiorentina di Bigica per 4-1) L’undici di Alessandro Dal Canto ha messo in mostra un calcio divertente e al contempo pratico e vanta tra le sue file tanti giocatori di cui sentiremo sicuramente parlare. E dopo Leandro Fernandes e Sandro Kulenovic, occupiamoci oggi di Simone Muratore e di Nicolò Fagioli.

Muratore, il pilastro della Juve Primavera

Muratore nasce il 30 maggio 1998 a Cuneo e sin da bambino dimostra di saperci fare con il pallone tra i piedi. Nasce come centrocampista centrale e fa passi da gigante in pochissimo tempo, nonostante la rottura del legamento crociato nel 2015 nella gara contro il Borussia Moenchengladbach. Muratore viene impiegato spesso da Fabio Grosso anche come terzino destro o difensore centrale, ma con l’avvento in panchina di Dal Canto passa ad occupare stabilmente la zona nevralgica del campo e ne diventa uno dei protagonisti assoluti. Ha un grande fisico (circa 186 centimetri di altezza), possiede una buona visione di gioco e il suo lavoro è davvero efficace in mediana anche se poco appariscente.

Fagioli, fantasia al potere

Nicolò Fagioli nasce invece tre anni più tardi, precisamente il 12 febbraio 2001. E’ il vero e proprio leader della squadra bianconera dal punto di vista tecnico e, non a caso, partecipa al ‘Viareggio Cup’ sotto età (ha appena 17 anni). Fagioli passa alla Juve Primavera nell’estate del 2015 ed esordisce in Youth League a Barcellona contro la ‘cantera’ blaugrana’, dimostrando subito di avere una qualità fuori dal comune. Il talento di Piacenza ama giocare alle spalle delle punte, nel ruolo di trequartista, e ha tutto per sfondare: dribbling, velocità, fantasia. Il suo idolo è Steven Gerrard e, proprio come il centrocampista inglese al Liverpool, sogna di diventare una bandiera della Juventus del futuro. Le potenzialità non gli mancano di certo.

Giacomo Auriemma