Fulmine a ciel sereno in Serie A: perquisizioni e incubo retrocessione

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Fulmine a ciel sereno in Serie A. Una notizia scuote nuovamente il calcio italiano nei giorni dedicati alla nazionale di Luciano Spalletti.

Si vede proprio che è destino del calcio italiano non poter stare un po’ tranquillo. Nei giorni dedicati alla nazionale di Luciano Spalletti e con il campionato in doverosa pausa, potevamo fare decisamente a meno di questa nuovo allarme che scuote l’ambiente l’italico pallone.

Fulmine a ciel sereno in Serie A
Di nuovo la Guardia di Finanza in Serie A (Foto ANSA juvelive.it)

Ancora una volta, sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza, sono finite le presunte plusvalenze di cui tanto si è parlato durante la passata stagione quando l’inchiesta Prisma, messa in atto dalla Procura di Torino, ha posto la Juventus sul banco degli imputati di fronte alla giustizia sportiva. Questa volta la società attenzionata è l’Udinese.

Come ci informa il quotidiano Messaggero Veneto, la Guardia di Finanza il 3 novembre scorso si è presentata nella sede della società friulana per acquisire ulteriore documentazione riguardo il passaggio di Rolando Mandragora dalla Juventus per una somma pari a circa 20 milioni di euro, comprensiva di diritto di “recompra”. L’anno dell’operazione di mercato tra Udinese e Juventus è stato il 2018.

Al momento quali fattispecie di reato potrebbero essere contestati all’Udinese?

Fulmine a ciel sereno in Serie A. Torna l’incubo plusvalenze

Sembra di essere nuovamente piombati in quell’angosciosa, ed angosciante, atmosfera che si respirava durante la passata stagione. Quella della classifica ondeggiante, tra penalizzazioni date, poi tolte e nuovamente assegnate, in un giro vorticoso, provocato da una giustizia sportiva che ha agito in maniera cervellotica quanto schizofrenica.

Il caso Rolando Mandragora
Rolando Mandragora con la maglia dell’Udinese (Foto ANSA juvelive.it)

Al momento l’ipotesi al vaglio degli inquirenti potrebbe, il condizionale è d’obbligo, contemplare tre fattispecie di reati: il falso in bilancio, l’ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità di vigilanza e la dichiarazione fraudolenta mediante una documentazione falsa.

Il sito sportmediaset.mediaset.it ci fa sapere inoltre come il decreto sia stato notificato al presidente del club friulano, Franco Soldati e al vicepresidente bianconero, Stefano Campoccia, nonché alla stessa società Udinese. A riguardo l’avvocato Maurizio Conti, legale del presidente Soldati ha rilasciato una dichiarazione in cui ha affermato come:

L’operazione di cessione dei diritti sportivi è regolare e tutte le appostazioni contabili riflettono movimenti di denaro realmente avvenuti“. L’operazione che ha visto coinvolta l’Udinese è partita dopo che alla Procura di Udine, sua la competenza territoriale, è giunta la documentazione inviata dalla Procura di Torino.

L’indagine è soltanto all’inizio ma qualora venisse provato il reato di falso in bilancio, l’Udinese potrebbe subire una penalizzazione in classifica. Per la società friulana il rischio retrocessione potrebbe palesarsi nel caso in cui le somme di cui si parla nell’inchiesta risultassero determinanti per l’iscrizione al campionato.