Bianconeri e giallorossi potrebbero concludere un affare reciproco alla ripresa delle operazioni di mercato: decisione presa
In testa. Insieme. Come ai bei tempi, come 40 anni fa, quando erano protagoniste al punto tale da esser definite ‘Le Regine degli anni ’80’. Juventus e Roma pagherebbero oro per tornare a lottare testa a testa per il titolo nazionale: una circostanza che non si verifica dall’ormai lontano 2001, quando la formazione giallorossa allenata da Fabio Capello prevalse su quella bianconera all’epoca guidata da Carlo Ancelotti.
Nei decenni successivi le strade delle due grandi rivali si sono solo sfiorate, magari anche incrociate su interessi comuni come nell’ultimo campionato, quando i capitolini hanno conteso fino all’ultima giornata di campionato alla ‘Vecchia Signora‘ un posto in Champions League. Stavolta a spuntarla è stata proprio la Juve.
In generale, al netto di alcune variazioni registrate nella rispettive proprietà e/o nella dirigenze, i due club sono in ottimi rapporti dal punto di vista del dialogo sul mercato. Anche l’approdo, a costo zero, di Paulo Dybala nella Capitale, non ha lasciato alcuno strascico per quello che riguarda la serenità dei rapporti, finalizzati ad ottenere un mutuo guadagno dalla conclusione di eventuali affari. Meglio poi se questi, come quello di cui si parla da qualche giorno sul web, venissero conclusi sulla base di uno scambio di calciatori, che cambierebbero casacca per andare a colmare le lacune delle rispettive rose.
Ritorno di fiamma per McKennie: ecco la chiave per lo scambio
Da tempo interessata all’americano Weston McKennie, visto come jolly utile per il proprio roster sin dai tempi in cui al timone della squadra c’era un certo José Mourinho, il club giallorosso non è mai riuscito ad affondare con successo il colpo sul calciatore.
Lo stesso ex Schalke 04 era sempre sembrato sul punto di salutare la Continassa in estate, salvo poi ritrovarsi spesso a diventare (tanto sotto Max Allegri che nella gestione Thiago Motta) elemento di cui non si poteva fare a meno sul terreno di gioco.
Stavolta però i segnali lanciati da Igor Tudor non sembrano davvero lasciar intravedere un grande impiego del texano nella sua nuova creatura. Il contratto in scadenza a giugno 2026 non è stato rinnovato (e per ora nulla lascia pensare che possa essere prolungato), e la Juve sul mercato è rimasta scoperta nel ruolo di esterno a tutta fascia, coi soli Kalulu e Cambiaso ad occupare le rispettive corsie.
Ecco che allora, complice la non eccessiva centralità di Devyne Rensch nel disegno tattico di Gian Piero Gasperini, le due vecchie rivali potrebbero concludere un clamoroso scambio: McKennie nella Capitale, l’olandese a Torino. Il tutto da formalizzare alla ripresa della sessione di scambi all’alba del 2026.
Per ufficializzare il tutto – lo scambio secco di prestiti non sarebbe possibile con l’americano in scadenza di contratto – la Juve dovrebbe trovare una formula simile a quella che consentì, proprio a gennaio 2025, a Nicola Zalewski di passare dalla Roma all’Inter in prestito ma solo dopo aver rinnovato il suo accordo con la società di Trigoria.