“È latitante”: il colpevole non è solo Igor Tudor | ESCLUSIVO

Dopo la sconfitta contro il Como, non si placano le polemiche attorno all’operato di tutta la società bianconera

Il 2-0 rifilato dai lariani alla Juventus, nella settima giornata del campionato di Serie A, ha fatto molto male e sono venute a galla diverse situazioni taciute fino a questo momento.

Un pensieroso Tudor in panchina vicino al suo vice Javorcic
Tudor (LaPresse) – Juvelive.it

Ma nel mirino, questa volta, non c’è l’allenatore Igor Tudor, o almeno non solo lui: “La società è latitante più che ferma, in una situazione come questa anche solo per confermare di facciata dovresti dire qualcosa – le parole del direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani, al canale Twitch di Juvelive.it – Il fatto che non parli denota o imbarazzo o impotenza.

“Il nostro inviato ha visto un incrocio bizzarro tra Tudor e Comolli con quest’ultimo che quasi non lo saluta, gli dà una pacca e tira dritto. Questo riassume la situazione della Juventus oggi”.

Spenta sul nascere, l’ipotesi di un Thiago Motta 2.0 paventata ieri: “C’è un limite anche all’improvvisazione. È ancora a libro paga è chiaro, ma è stato l’errore più clamoroso fatto dalla Juventus in questi anni. È vero che ha sbagliato molto sul mercato, ma aver puntato su Motta, che era chiaramente inabile a gestire la squadra, ha creato grandi danni rischiando di non andare alla Champions. Andare da Motta sarebbe l’unico modo sicuro per peggiorare la situazione“.

Attacco frontale a Comolli, Ravezzani: “Non parla neanche italiano”

Ravezzani è un fiume in piena: “La Juventus, come tutti i grandi club, è passata da avere grandi risultati con una dirigenza forte e presente, basti pensare a Marotta e Andrea Agnelli, con pessimi risultati e una dirigenza latitante.

Dopo l’addio di Andrea Agnelli, ma soprattutto quando scompare Marotta e compie l’errore di basare tutto su Paratici, ha fatto più fatica. Ora, però, siamo di fronte a una proprietà che non si presenta proprio mai. Il dirigente principale, Comolli, non parla neanche italiano. L’allenatore se rimane solo e ha esperienza regge, gli altri vanno in confusione e sentono mancare la terra sotto i piedi”.

In attesa di capire cosa succederà a Tudor, vigilia di una gara importantissima di Champions League contro il Real Madrid che ci dirà molto anche sul futuro del cammino europeo.

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