Napoli-Juventus primavera, pagelle dei bianconeri

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Baroni (Getty Images)

NAPOLI-JUVENTUS PRIMAVERA / NAPOLI– Ecco le pagelle dei bianconeri:

Branescu 6,5 effettua due grandi parate, si  dimostra attento e non commette grandi errori, ma non sempre è impeccabile in alcune situazioni
Rugani 5,5 – Soffre le incursioni a sinistra di Tutino e Nicolao e dalla sua parte arriva il cross di Insigne che ha complicato enormemente i piani a mister Baroni
Magnusson 7- Grande personalità questo islandese, che sia di fisico che con una buona tecnica tiene alla larga gli attaccanti partenopei. Un difensore che può crescere ancora molto e presto aggregarsi alla prima squadra. Piccola disattenzione di cui è complice tutta la difesa in occasione del momentaneo pareggio di Novotny
Garcia Tena 6,5– Grandi chiusure sul baby Insigne, uno degli avversari più pericolosi. Ma lui lo tiene a bada e sa ripartire sempre con efficacia
Untersee 6,5– Propositivo sulla fascia finchè c’è da spimgere, ma diligente in copertura dopo il primo vantaggio bianconero. Un esterno che conferma le oti che già erano emerse la scorsa stagione
Slivka 6- Non entra nel vivo delle azioni, non si mette in grande evidenza rispetto ai suoi compagni di reparto, ma anche lui contribuisce al trionfo bianconero con applicazione
(54′ Gerbaudo) 5 – Si fa cacciare dall’arbitro con un gesto che poteva risparmiarsi, visto il vantaggio conseguito dai bianconeri
Schiavone 7– il suo ritorno conferisce una certa esperienza alla squadra. Da vero capitano si assume le responsabilita di costruzione della manovra e lo fa con la consueta bravura, fino a che Baroni non lo sostituisce per immettere forze fresche a protezione del risultato. Si rende pericoloso sui calci piazzati, dove in uno di questi sfiora il palo
(85′ Sakor ) 7- Baroni lo schiera nel momento topico del match e dimostra subito che la Juve ha visto bene a investire a gennaio su di lui. A dispetto della sua stazza si muove con efficacia ed è incontrastabile sulle palle aree. Poi cerca di scongiurare i supplementari con un tiro folgorante da 30 metri che si stampa sulla traversa aportiere battuto. Un gran prospetto in ottica futura
Kabashi 7– grande dinamismo, buona tecnica e grande corsa, bravo nell’inserirsi in area, ma lo è altrettanto quando deve difendere. Sfiora il gol con un gran tiro dalla distanza
Mattiello 7,5 – E’ il match-winner, con le sue puntate in area avversaria spacca la partita. In una di queste realizza un gran gol con un preciso tiro all’angolino dove nulla può il portiere partenopeo. Un altro tentativo viene sventato miracolosamente da Crispino che gli nega la doppietta personale
Beltrame 7,5– La solita prestazione sopra le righe. Reclama un rigore al primo tempo, ma l’arbitro sorvola. Nella ripresa viene atterrato nuovamente in area e questa volta il direttore di gara concede il penalty. Sempre sicuro quando ha il pallone tra i piedi e s’intende a meraviglia con il compagno di reparto Padovan. Nel finale visibilmente stanco stecca un tiro che poteva aver miglior sorte, ma è lui il gioiello della squadra e Conte farebbe meglio a farlo entrare in prima squadra e a blindarlo a doppiamandata, prima che qualcuno possa portarcelo via. E’ lui l’erede designato di Alex Del Piero
Padovan 6,5- Si muove con efficacia e finchè è in campo supporta il partner d’attacco Beltrame. Realizza con freddezza il calcio di rigore e si disimpegna con abnegazione in fase difensiva. Un ariete dalla buona tecnica e con il fiuto del gol, da seguire con attenzione in ottica futura
(74′ Cavion) 5-
non combina granchè e consente al Napoli di alzare il baricentro per tentare l’assalto all’arma bianca

All. Marco Baroni 7,5: grande conduzione della gara fin dall’avvio, come allo Juventus Stadium. Mette in campo una squadra che soprattutto nel primo tempo non si fa prendere dalla frenesia el gol e non presta il fianco ai contropiedi avversari. Commette forse un errore quando toglie dalla contesa Capitan Schiavone, che fino ad allora aveva diretto la squadra con maestria. Ha il merito di conferire al gruppo una certa autostima dopo il pareggio che aveva dato vigore agli avversari. Dopo averla sfiorata la scorsa stagione, conduce i suoi ragazzi alla vittoria della Coppa Italia con una cavalcata favolosa. La squadra ha dimostrato grande personalità a dispetto degli interpreti, anche al cospetto dei 50.000 del San Paolo e il merito è gran parte suo. E ora ci auguriamo il bis nel campionato.

Diego Pedullà