Juventus, Zidane: “Io e Davids giocavamo di nascosto nei parcheggi di Torino”

Zinedine Zidane - Getty Images

JUVENTUS ZIDANE / TORINO – Il neo collaboratore di Ancelotti al Real Madrid, il fuoriclasse ex bianconero, Zinedine Zidane, ha rivelato alcuni particolari curiosi nei suoi anni di permanenza alla Juve. Ecco le sue parole rilasciate alla rivista francese ‘So Foot’ e riportate su Repubblica.it: “Non è una leggenda la storia che vuole che io mettessi un cappellaccio da pescatore per andare a giocare con gli immigrati, anche se l’ho fatto soltanto un paio di volte. A spingermi era il mio compagno di squadra Edgar Davids. Lui ci andava matto, lo faceva molto spesso: prendeva la macchina e quando vedeva qualcuno giocare in un parcheggio si fermava per aggregarsi. Mi diceva sempre: ‘E’ per loro che dobbiamo giocare, sono queste le partite importanti’. E io gli dicevo: ‘Ok, ma abbiamo gli allenamenti, apparteniamo a un club di alto livello, non possiamo rischiare di infortunarci’. Allo stesso tempo, però, lo ammiravo, perché era in grado di fare delle cose del genere”.

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