Ci piacerebbe premiare Izco, Bergessio e Co. perchè hanno assegnato uno scudetto alla Juventus senza giocare, comodamente dall’albergo.
D’altra parte sebbene sia da apprezzare la grinta con la quale il Catania vuole ancora rimanere con le grinfie sulla seria A che gli ha fatto battere l’indiscussa seconda da record del campionato (Per 4 a 1), non possiamo votarla come miglior bianconera.
Avremmo voglia di elogiare tutta la squadra ma aspettiamo le premiazioni per questo. La settimana della Juventus non è cominciata sicuramente nel verso giusto, usciti dall’Europa League in una semifinale che ha del ridicolo dal punto di vista arbitrale, ha dovuto poi sorbirsi tutte le polemiche al seguito. Si è attaccato l’allenatore, le sostituzioni, i giocatori, l’arbitraggio. Si è detto che la Juventus in Europa non conta niente e forse nella parte burocratica sono diversi anni che l’Italia sta scendendo per ordine d’importanza in queste competizioni, ma non certo per colpa della Juve o di qualcuno in particolare.
La realtà dei fatti ci vede sempre sfortunati quando lottiamo contro le forti intemperie, sperando in un anno prossimo con un pochino di esperienza europea in più confidiamo anche nelle condizioni metereologiche.
Vorremmo aspettare stasera per premiare il migliore eppure in tutto l’anno il vero Top Player della squadra è stato uno in particolare che ci ha permesso di negare lo scudetto ad una Roma da record che chiude una stagione con quasi 90 punti senza vincere niente.
Il migliore della settimana è Carlos Tevez, l’attaccante giusto per questa formazione che entrato nella maglia numero 10 non ha mai deluso le aspettative dei suoi tifosi.
Contro i portoghesi, l’abbiamo visto sia all’andata che soprattutto al ritorno, unico guerriero che sembrava giocar da solo contro i giganti, i mostri del passato e del presente europeo italiano.
Il secondo tempo della semifinale è l’unico nella storia durato circa 20 minuti invece che 60 ma l’Apache ce l’ha messa tutta per rimanere nella competizione.
Purtroppo non sempre le cose vanno tutte per il verso giusto, ci basti pensare alla Bundesliga dove il grande Bayern Monaco di Guardiola ha vinto con largo anticipo il titolo ma è uscito prontamente contro un grande Real che a sua volta è in finale di Champion’s contro l’Atletico Madrid ed entrambe le squadre ieri non sono riuscite a vincere contro due squadre poco rilevanti sulla classifica della liga spagnola e di conseguenza non hanno ancora sicurezza di vincere lo scudetto.
Sempre vicino a noi, la Francia, vede un Psg con una delle rose più “griffata” di tutti i tempi che non è riuscito ad andare oltre lo scudetto.
In Inghilterra, un’annata insufficiente dal punto di vista europeo se non fosse per “l’esperienza” di Mourinho, vede una Premier senza ancora un sicuro vincitore.
Questa finestra sull’Europa solo per dimostrare ai nostri lettori e a tutti che il calcio sta cambiando e che forse l’operato di Conte, Agnelli, Marotta e di tutta la Vecchia Signora non è poi stato tanto male. Grazie a tutti ma soprattutto grazie a Carlitos Tevez si va “In Gita a Roma”.
Roberta Caprioli