Sig.ra Leardi, ESCLUSIVO/ “Queste cose non devono più accadere”

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SIGNORA LEARDI ESCLUSIVO – Il calcio è uno sport, partiamo da questo principio che tutti hanno dimenticato. Ormai più che uno sport sembra una guerra, con tifosi di fazioni opposte che si danno battaglia invece di sfidarsi in nome dei sacri principi che l’etica impone di rispettare. In una notte disgraziata dello scorso maggio ha perso la vita Ciro Esposito, un ragazzo che era a Roma per seguire la finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina. Una morte che non possiamo dimenticare, soprattutto perchè avvenuta a margine di un evento sportivo anche se molto lontano dallo Stadio Olimpico. Alcuni pensano ai giornalisti come delle ”belve” sempre affamate per lo scoop, dietro a questo articolo c’è la volontà di difendere una signora che oltre a subire una tragedia adesso sta subendo anche delle accuse che di sicuro lasciano perplessi tutti noi. Non è assolutamente un attacco ai tifosi della Roma, alla curva, come alcuni hanno pensato in questi giorni che si sono rincorsi dopo un Roma-Napoli in cui è apparso lo striscione: “Che cosa triste… Lucri sul funerale con libri e interviste”. Siamo sicuri che questo sia l’opera di quelli che Pallotta ha giustamente definito ”Fucking Idiot” quindi non pensate che si voglia assolutamente diffamare una tifoseria in toto, ma solo quei ”Fucking Idiot” per citare Pallotta che hanno offeso la Signora Leardi. Siamo riusciti a intervistarla in ESCLUSIVA proprio con questo obiettivo, fare chiarezza su quanto accaduto negli ultimi giorni: “Ci sono persone che anche se sentono con le proprio orecchi e vedono con i propri occhi poi offendono gratuitamente. La mia lotta è prettamente per gli altri ragazzi anche perchè mio figlio ormai nessuno lo può più riscattare. L’unica cosa che può farlo è la giustizia. Io spero che quello che sto facendo possa cambiare qualcosa, troppi morti e non è mai cambiato nulla. Questa cosa non deve accadere più. Io lotterò, evidentemente do fastidio a qualcuno. Oltre agli striscioni che dicono cose assurde e verosimili. La Rai non mi paga, molte volte anche quando sono andata con la macchina non ho avuto neanche le spese. Una mamma non può mai lucrare sulla morte del figlio, almeno io. Sto donando la mia vita per gli altri. Lo Stato insieme alle società calcio se vogliono cambiare qualcosa loro possono, altrimenti dobbiamo unirci tutti insieme. Io sono una persona, se tante persone vogliono che cambi qualcosa possiamo provarci. Ma loro sanno cosa fare. Ho capito che lo Stato se interviene con la società calcio può fare qualcosa. Mio figlio aveva il cognato juventino, i suoi migliori amici erano romanisti. Al di là di tutto mio figlio amava il calcio, non era un violento. Non era un vigliacco, ma non andava alle partite per fare a botte anzi non condivideva. Molto spesso i giornalisti ci sguazzano, amano evidenziare le cose negative mai quelle positive. Un bello striscione con una bella frase non viene mostrato. Dovrebbero evitare questo. Non tutti i giornalisti, ho conosciuto persone serie e umane, ma molti ci sguazzano. Istigano questi ragazzi, potrebbero avere anche loro un linguaggio diverso, soffermandosi anche sulle cose belle”.

Scritto da Matteo Fantozzi

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