Buffon: “Quando smetto vorrei restare nel mondo del calcio. Ma ora penso solo a giocare”

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Gianluigi Buffon
Gianluigi Buffon (Getty Images)

SERIE A JUVENTUS BUFFON / TORINO – Il capitano della Juventus e della Nazionale, Gigi Buffon, ha parlato a Vinovo nella conferenza stampa allestita per rispondere alle domande di 18 “Junior Member”. Ecco le sue parole riportate su Tuttosport.com: “Per un calciatore i momenti difficili arrivano quando non senti più dentro il fuoco sacro della competizione. Per fortuna a me questi momenti sono capitati di rado. Le partite sono tante e ravvicinate e ogni volta ti sale un entusiasmo che non ti sai spiegare. Cosa guardo in un attaccante prima di buttarmi? Un po’ si capisce dalla postura, anche se i più forti nascondono fino all’ultimo momento le loro intenzioni. Futuro? Questo è il lavoro più emozionante del mondo, smettere mi costerà fatica, ma per ora penso solo a giocare. Di certo mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, che conoscono da una vita: ho vissuto tante belle esperienze che possono rivelarsi utili per chi vorrà disporne. Siviglia? Non perdere avrebbe permesso un sorteggio più agevole, ma cambia poco. La Juve se mette in campo le qualità che spesso l’accompagnano nelle sfide importanti, può fare partita con tutti. Abbiamo disputato un ottimo girone nel quale abbiamo conseguito vittorie importanti; soprattutto quelle contro il Manchester City certificano che siamo una squadra di ottimo livello. Scudetto? Il campionato è molto incerto ed è più avvincente degli ultimi anni, nei quali l’abbiamo fatta da padroni. Fiorentina? È una squadra che merita il nostro rispetto, ed è allenata molto bene da Paulo Sousa. Sono curioso di vederli all’opera, perché insieme al Napoli è quella che ha cambiato di più filosofia rispetto agli anni precedenti”.