Alvaro Morata: ”Juve non torno ma ti ho sempre nel cuore. E al Napoli non sarei mai andato”

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Alvaro Morata
Alvaro Morata ©Getty Images

MORATA REAL MADRID JUVENTUS – Alvaro Morata, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato del suo passato bianconero, in vista della sfida di Torino di domani contro l’Italia

Morata sul suo passato bianconero

Alvaro Morata è rimasto legatissimo alla Juventus e all’Italia in generale. ”Ho una gran voglia di giocare a Torino e se mi lasceranno un minuto libero lo passerò in città – dice intervistato a La Gazzetta dello Sport -. Sono stato felice, ho vinto e sono stato vicinissimo ad altre vittorie ancora più grandi e a fare la storia. È la mia seconda casa, lì ho trovato l’amore e l’Italia è sempre nei miei pensieri: in casa con la mia ragazza parliamo italiano e appena posso vado a Torino o a Mestre e Venezia, lei è di lì. Faccio le vacanze da voi, ormai sono quasi italiano…”.

Nella sua lunga intervista parla anche di Juventus: ”Potrei tornare alla Juve a gennaio? È la prima volta che sento una cosa del genere. Impensabile. Sono al Madrid… Detto questo, è chiaro che spero che la Juve vinca sempre, che sono molto juventino e lo sarò sempre. Però non credo sia possibile tornare”.

Passando alla gara di domani, Morata è felice che non ci sarà Chiellini, squalificato: ”Meno male che non c’è! Le mie caviglie ringraziano, anche se ho una gran voglia di rivedere lui, Leo Bonucci, Andrea Barzagli e Gigi Buffon. Siamo sempre in contatto, ci mandiamo video, foto, messaggi, voglio loro un gran bene perché io sono arrivato lì che praticamente ero un canterano del Madrid e mi hanno trattato in maniera incredibile. Sarò sempre grato. Chiello, Leo, Andrea mi hanno aiutato tanto… Soprattutto dandomi un sacco di calci in allenamento!”.

Infine, due role sul suo ritorno al Madrid e sul suo rifiuto al Napoli: ”Alla fine dell’Europeo Fabio Paratici mi disse che la Juve mi voleva e che avrebbe fatto un’offerta importante per me e che se fosse andata male avrebbe cercato un giocatore altrettanto costoso o più caro. È andata così. L’interesse del Napoli? Mio padre e il mio agente Juanma Lopez mi dissero che erano stati contattati dal Napoli e che si erano riuniti. “Scordatevi la cosa”, gli risposi subito. Dissi loro che per come ero stato trattato dalla Juventus, per quanto ero stato felice lì, non sarei mai andato al Napoli”.