Nella giornata di ieri il direttore generale della Figc Uva ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al caso Juve, affermando che: “Il processo dei biglietti a carico della Juventus è mediatico”. Un’accusa alla commissione antimafia presieduta da Rosy Bindi che ha subito replicato definendo preoccupanti le dichiarazioni di Uva. La Juventus intanto aspetta di conoscere in che modo proseguiranno le indagini e se ci saranno ripercussione sulla società e sul presidente Andrea Agnelli.
L’articolo 12 del Codice della giustizia sportiva parla però chiaro: “Le società sono tenute all’osservanza delle norme e delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di distribuzione di biglietti di ingresso, nonché di ogni altra disposizione di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate. Alle società è fatto divieto di contribuire con interventi finanziari o con altre utilità alla costituzione e al mantenimento di gruppi, organizzati o non, di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente. Ai tesserati è fatto divieto di intrattenere rapporti con esponenti e/o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società”. Qualora ci fossero delle intercettazioni che incastrerebbero Agnelli o altri esponenti della Juve, questa ne dovrà rispondere nelle sedi opportune. Vedremo come si evolverà la questione.