Tra gli uomini capaci di fare la differenza in questa seconda parte di stagione fantastica per la Juventus c’è senza ombra di dubbio Dani Alves. Il brasiliano, partito tra lo scetticismo generale in stagione per un andamento al ribasso che aveva fatto dubitare della sua età non più verdissima oltre che delle sue condizioni fisiche, ha saputo spazzare via ogni dubbio riguardo al proprio conto riuscendo ad imporsi come uno dei calciatori più decisivi. Ed un sostanziale miglioramento è arrivato dopo che Massimiliano Allegri ha saputo riciclarlo da esterno offensivo, in una posizione che già aveva ricoperto al Barcellona. Se la squadra bianconera è rappresentata nella sua forza da volti come Buffon, Chiellini, Bonucci e Barzagli, adesso anche il brasiliano irrompe di forza grazie al gol segnato in finale ieri ed al fatto che con la Coppa Italia messa in bacheca salgono a 27 i trofei che il laterale carioca è riuscito a vincere in 30 partitissime.
Juventus, Dani Alves così è una garanzia
La rinascita è partita con Cagliari e Dinamo Zagabria: due gol in una settimana, contro avversari certamente non irresistibili, ma è un primo passo per cominciare a correre di nuovo. Già da lì Allegri comincia a capire che relegare Dani Alves nel ruolo di terzino appare quanto meno rischioso: il giocatore resta troppo imprigionato nei dettami tattici, inoltre difendere non è il suo forte. Purtroppo arriva pure l’infortunio al perone a guastarne il tentativo di riemergere e diventare importante. Ritorna, aspetta il suo momento e poi finalmente si dimostra decisivo in tante partite di campionato ed in tutti gli incontri di Champions: Porto, Barcellona, Monaco, e poi ieri la Lazio in Coppa Italia. Da quando può finalmente pensare a spingere con un compagno dietro a guardargli le spalle, Dani Alves ha trovato una marcia in più, e la Juventus l’ennesima arma letale. Sono 31 le presenze stagionali con 6 gol e 7 assist. E chissà che lo score non migliori, magari a Cardiff…