FRA LE RIGHE – Bonucci, Buffon, i tifosi: Max Allegri a cuore aperto

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Massimiliano Allegri ©Getty Images
Allegri ©Getty Images

 

Un’intervista lunga e bella, quella che Massimiliano Allegri ha rilasciato a Premium Sport in occasione del suo cinquantesimo compleanno. Un’intervista che spazia su tanti argomenti, che abbraccia vari aspetti della juventinità e che lo vede aprirsi anche su questioni personali. Colpisce molto la parte dedicata al suo rapporto con i tifosi: “Ho un carattere molto timido, per questo a fine partita mi infilo negli spogliatoi di corsa, senza passare sotto la curva. Non riesco a essere costruito: come mi vedete, così sono. Ma ai tifosi sono molto legato, anche se a volte non si vede”. Un Allegri vero e genuino, come quando parla di sua figlia Valentina: “Ogni tanto abbiamo degli scontri, ma è una ragazza molto intelligente: va all’Università, si dovrà laureare, sta già cominciando ad approcciarsi al mondo del lavoro. E spero che presto mi dia anche dei nipotini!”

Juventus, da Buffon a Bonucci: l’intervista di Allegri a ‘Premium’

Max Allegri in questo momento rappresenta la Juventus a 360 gradi. Dopo il filotto da record e il triplete sfiorato (due volte), sembrava quasi dovesse mollare per cercare una nuova avventura. Invece è rimasto ed è rimasto per fare ancora la storia, come ammette lui stesso: “I ragazzi ormai hanno un DNA vincente e soprattutto c’è una grande disciplina, ci sono delle regole da rispettare. Qualsiasi giocatore che arriva alla Juventus, se può dare otto, alla fine riesce a fare nove”. Parole al miele per un altro protagonista assoluto delle news Juventus, Gigi Buffon: “Gigi è un giocatore diverso dagli altri. È così e basta. Credo che abbia un futuro importante a livello dirigenziale, magari in Federazione”. Per Dybala l’investitura c’era già stata il giorno prima, su Bonucci invece una spiegazione che era doverosa: “Mi è dispiaciuto molto, sarebbe stato il futuro capitano della Juventus. Le voci su una lite a Cardiff mi hanno fatto molto ridere, si inventa di tutto pur di fare notizia. Leo ha fatto una scelta e di questo non ne va fatta una colpa a nessuno: né a lui, né alla società e nemmeno all’allenatore”. Insomma, a leggere fra le righe si nota un Allegri sempre più maturo e pronto ad isolare la squadra da tutti i fattori esterni, responsabilizzando i calciatori importanti e cercando di far sentire Dybala coccolato e importante: esattamente ciò che ci vuole per tenersi stretto un campioncino troppo spesso al centro delle voci di mercato.