Buffon: “Non definitemi il miglior portiere di sempre. Credo ai fatti, non alle parole”

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Portiere Juventus
Gigi Buffon ©Getty Images

Buffon è stato premiato come miglior portiere nel corso del ‘The Best FIFA Football Awards’, l’evento che assegnava i premi individuali della massima istituzione del calcio mondiale divisi per categorie. Intervistato ai microfoni di ‘JTV‘, il capitano della Juventus ha espresso tutta la sua soddisfazione per il premio ricevuto: “Mi ha fatto veramente piacere ricevere questo premio, perché riuscire in maniera penso anche abbastanza meritata ad eccellere ancora a questi livelli significa che tutto quello per il quale ho continuato a impegnarmi e a combattere è stato ripagato. Significa che fino all’ultimo giorno in cui uno vuole essere protagonista a grandi livelli non deve mollare di un centimetro e deve continuare a combattere fino a quando l’arbitro non fischierà il triplice fischio, quello finale”.

Juventus, Buffon pensa solo alla stagione che verrà

La leggenda bianconera, però, non vuole sentir parlare di essere definito come il migliore di tutti i tempi: “Io ci credo fino a un certo punto alle definizioni e alle parole. Io credo ai fatti e alle cose che restano e che vengono scritte sugli almanacchi della storia, in questo caso calcistica. Penso che ogni giocatore possa andare a genio a qualcuno e meno a genio ad altri. Poi, però, c’è una cosa che mette d’accordo tutti, che sono i numeri, i trofei, le vittorie e nel mio caso le parate”. Secondo le news Juventus, Buffon ha infine parlato della stagione che aspetta i bianconeri e non solo: “Inizialmente pensavo di vivere una stagione abbastanza serena, però per come è la mia natura, ho capito ben presto che se non ci fossimo connessi immediatamente questa sarebbe stata e potrebbe diventare una stagione veramente faticosa. A novembre ci aspettano altre partite subito decisive. Con la Nazionale ugualmente, perché c’è un pass per il Mondiale che non è roba da poco. Una settimana fa mi sono messo a ridere e mi sono detto – tu Gigi, alla fine, nella tua vita non hai mai scelto nulla di facile, hai scelto tutto difficile. Potevi mai pensare che anche se fosse stato magari l’ultimo anno fosse stato semplice? No, sicuramente. – E l’ultimo anno sarà il più difficile di tutti, quindi c’è da stare in campana”.