La carica di Buffon: “Vivo nel presente ma penso al futuro”

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Portiere Juventus
Gigi Buffon ©Getty Images

Gianluigi Buffon è stato premiato nei giorni scorsi a Londra come The Best Goalkeep FIFA 2017. Il portiere della Juventus è entrato nella migliore squadra dell’anno insieme a calciatori del calibro di Cristiano Ronaldo Messi, confermando ancora una volta il suo estremo valore nonostante i 39 anni di età. Si commuove Gigi Buffon e trascina nella sua emozione l’intera sala che pronunciava il suo nome ancora prima della declamazione ufficiale. Tutto molto bello per il numero uno di casa Juventus, che parla al sito ufficiale della Fifa dopo aver vinto il premio come miglior portiere della passata stagione: “Averlo vinto è fantastico, il portiere è fondamentale in campo. Possiamo essere decisivi in una vittoria o in una sconfitta. Contiamo esattamente quanto un attaccante che segna gol. Sentiamo la responsabilità di riempire una posizione importante sul campo e tutta la nostra prestazione può essere molto positiva o molto negativa durante una gara. E’ chiaro che la prestazione del portiere può influenzare notevolmente i risultati dell’intera squadra. Ogni volta che ho dovuto fare una scelta l’ho fatta seguendo la mia natura. Sono il tipo di persona che vuole sempre affrontare sfide difficili, quasi impossibili. Giocare come portiere è stata una naturale conseguenza del mio personaggio e della mia personalità”.

Juventus, la gioia di Buffon

Buffon ha quindi proseguito: “Migliore di sempre? Non sono la persona che può sostenere questo discorso e celebrarmi. Ognuno sceglie il suo preferito. Nel mio caso la mia carriera e i numeri naturalmente dicono molto, ma a questo livello i fatti sono fatti e le parole non contano niente. Quando sei vicino alla fine della carriera, pensi a tutti i successi e ai record, e ti rendi conto del tipo di giocatore che sei stato. Sono orgoglioso della mia carriera di 20 anni con la nazionale e spero di continuare anche per la stagione numero 21.Non è una cosa comune giocare in una delle squadre più importanti del paese per 21 anni, mantenendo un elevato livello di prestazioni e mantenendomi sempre forte mentalmente e fisicamente”.

Infine sul suo passato: “Non guardo mai al mio passato, e probabilmente è stato importante per me. Conosco la mia storia e la rispetto ma vivo sempre il presente e forse anche il futuro. Preferisco essere concentrato sul presente. Se penso al passato troppo, mi rende un po’ triste perché penso agli anni che sono passati e ricordo alcune emozioni che non potrò mai più rivivere. Troppe cose sono cambiate con l’età, non voglio rivivere tutti questi ricordi profondi, ora e per sempre saranno parte di me, ma vivo nel presente e penso solo al futuro”.