Rugani, anche ieri non era il momento giusto: l’attesa infinita del giovane incompiuto

0
384
Difensore Juventus
Daniele Rugani ©Getty Images

Sporting Lisbona-Juventus di ieri ha mostrato ancora una volta una costante che da ormai due anni si ripropone in seno ai bianconeri, e riguarda Daniele Rugani. Oltre ai problemi relativi al gioco ed ai tanti singoli che non hanno reso come dovuto (e non è la prima volta da agosto ad oggi), torna puntuale anche la polemica relativa al ruolo del giovane centrale lucchese in maglia bianconera. Da quanto è tornato dall’Empoli, con cui giocò in maniera sontuosa la sua prima stagione in Serie A col 100% di presenze e nessun cartellino ai suoi danni, Rugani si è come fermato nel processo di crescita che avrebbe dovuto portarlo nelle intenzioni iniziali a diventare il miglior difensore italiano in circolazione.

Dal 2015 ad oggi invece il ragazzo ha fatto spesso panchina, trovando il campo saltuariamente e mai con continuità. Il gol messo a segno dieci giorni fa contro l’Udinese è stata una sorta di contentino, il principale obiettivo di Rugani deve essere quello di giocare. Naturalmente, Massimiliano Allegri lo conosce meglio di chiunque altro e lo osserva giorno dopo giorno in allenamento. Con gente come Chiellini, Barzagli ed anche Benatia, evidentemente l’allenatore della Juventus ritiene ancora utile affidarsi a chi è dotato di maggiore esperienza.

Juventus, il momento di Rugani sembra non giungere mai

La problematica che sta imponendo però a Rugani di imporsi da titolare nella Juventus non può essere limitata solo a questo. Anche a livello caratteriale con tutta probabilità Allegri non ritiene il giovane difensore pronto abbastanza. Nelle scorse settimane si era parlato anche di una strigliata data allo stesso Rugani nel corso di un allenamento, a causa di un atteggiamento che era parso al tecnico bianconero troppo rilassato. Se il giocatore non gioca spesso è probabilmente per questo motivo. La Juventus ha comunque dimostrato d credere in Rugani, rifiutando diverse offerte importanti per lui in passato, giunte in particolare dal Napoli e dall’Arsenal.

Beppe Marotta disse di no a ben 30 milioni di euro da parte degli azzurri. Intanto però anche ieri contro un avversario che tecnicamente non può essere ritenuto all’altezza della Juventus, Allegri ha preferito affidarsi ad altri, in particolar modo al rientrate De Sciglio, che è stato anche tra i più positivi nelle fila bianconere. L’allenatore non ha ritenuto necessario spostare Barzagli sulla fascia destra o optare per un cambio significativo e rinunciare a lui per Rugani. Che intanto continua ad aspettare.