Il semplice ed ignorante complottismo anti-Juventus

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Juventus
Juventus ©Getty Images

Il Derby della Mole, valevole per i quarti di finale di Coppa Italia, ha aperto il 2018 della Juventus. Una vittoria netta, schiacciante e versando giusto un paio di gocce di sudore per i bianconeri contro i cugini del Torino che quasi sembravano non esser scesi in campo. Eppure, nonostante un 2-0 che ha visto i granata quasi mai disimpegnarsi dalle parti di Szczesny, la macchina del complottismo ha messo in moto i motori con la solita tiritera: “Sempre a favore della Juventus”, “FIAT sponsorizza gli arbitri”, “COMPLOTTO !!!”, “Devono vincere sempre loro”. Critiche giunte a causa di un errore, perché di errore si è trattato, dell’arbitro Doveri in occasione del secondo gol bianconero. Khedira recupera palla su Acquah con un intervento ruvido, agonisticamente cattivo; l’azione continua e la Juventus raddoppia con Mandzukic. Doveri va a controllare al VAR e convalida il gol. Apriti cielo! Il primo ad infuriarsi, manco a dirlo, è Sinisa Mihajlovic che viene espulso. Poi il turno di (pseudo) giornalisti che più che ed essere analitici, come impone il loro mestiere, vestono i panni dei tifosi e portatoti delle verità anti-juventine sfociando nel ridicolo e nello scialbo nazionalpopolarismo.

Juventus, le critiche per il raddoppio col Torino non si placano

L’arbitro Doveri sarà fermato dall’AIA per 1-2 partite ma c’è da sottolineare che il fermo non è da additare solamente all’errore che ha favorito la Juventus. I complottismi travestiti da Adam Kadmon, infatti, hanno la mente corte o forse i paraocchi o forse fanno semplicemente finta di essere ignoranti. Il buon Doveri, che proprio qualche giorno ha ricevuto la stimata qualifica di arbitro internazionale, era al VAR giusto una settimana fa in Crotone-Napoli e non vedeva due falli microscopici in area di rigore prima su Koulibaly e poi un clamoroso bagher di Mertens. Ciò a significare che il sempre buon Doveri non è assolutamente un fautore di quel palazzo juventino edificato da chi non vede un trofeo neanche col telescopio, ma è semplicemente un uomo; un uomo che può sbagliare anche con l’ausilio di una macchina. Le macchinazioni, il complottismo, il vittimismo sono fuffa. Come coloro che si aggrappano a tali (in)considerazioni.

a cura di Emanuele Catone (Twitter @CatoneEmanuele)