Juve-Milan, Buffon bacchetta i tifosi: “Non posso fischiare Khedira”

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Portiere Juventus Buffon SPAL-Juve
Gianluigi Buffon © Getty Images

Juve-Milan 3-1 e quattro punti di vantaggio sul Napoli. Una gara chiave, uno snodo, come l’ha descritta Allegri. Sembra essere dello stesso parere anche Buffon, che a ‘Premium Sport’ ha così commentato la prova dei bianconeri: “Siamo stati bravi e cinici. Alla fine si parla di una squadra che viene da tante annate di vittorie, lo sanno tutti. Veniamo sempre a capo delle partite, con meriti e un briciolo di buona sorte. Quando però la fortuna capita così spesso, vuol dire che te la vari a cercare. Quello di oggi è stato un vero e proprio snodo. Il Milan con Gattuso è più compatto e sa sfruttare le qualità dei propri giocatori. La gara non te la regalano e quindi devi farla tua e vincerla con i meriti che hai. Volevo far loro i complimenti e soprattutto a Rino, perché rispetto all’andata questa squadra è trasformata”.

BONUCCI – “E’ stato molto bravo sul gol. Forse voleva di nuovo essere in una foto tutti insieme, perché ci siamo io, lui, Barzagli e Chiellini. Di certo lui non doveva dimostrare nulla e credo i fischi l’abbiano caricato”.

Juve-Milan, Buffon bacchetta i tifosi

Buffon è capitano in campo e fuori e, dopo aver ascoltato i fischi del pubblico per Khedira e non solo, decide di bacchettare il pubblico bianconero: “Voglio sentire i tifosi vicini contro il Real Madrid. A volte, dopo tanti anni di vittorie, si sentono dei fischi alle prime difficoltà. In gare del genere però credo il sostegno sia doveroso. A un certo punto Khedira è stato preso di mira, così come Benatia per un passaggio sbagliato. La gente deve capire che abbiamo bisogno di loro. Per fischiarci contro il Real dovrebbero prima vedere 80 minuti tremendi in campo”.

POLEMICA KHEDIRA – “Non ho visto il gesto di Khedira, ma un giocatore come lui non va mai fischiato. Ha una professionalità unica e ha dato tantissimo per la Juve. Se per una, due o tre gare non gioca al massimo, bisogna sostenerlo, non fischiarlo. Indossa la maglia che amiamo e va sostenuto a prescindere. Non si può fischiare al 20′ perché siamo un po’ in difficoltà. Si sta insieme fino al novantesimo, vincendo e perdendo insieme, da società, squadra e tifoseria seria”.

FUTURO – “Non ho nulla da aggiungere. Ci siamo visti con il presidente e siamo sintonizzati su un’idea. Quando non ci saranno più impegni delicati per la Juve, la renderemo pubblica”.