Buffon, Leverkusen Juventus: “Ecco quando mi arrabbio”

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Buffon, Leverkusen Juventus: “Ecco quando mi arrabbio”

Buffon Juventus
Gigi Buffon

A Sky Sport ha parlato Gigi Buffon: “È sempre una grande emozione. La musichetta la sentivo, ma è la prima volta che rigioco. L’ultima partita con la Juve non è un grande ricordo a Madrid, anche se vincemmo una grande partita sfiorando un’impresa. Fisicamente sto molto bene. Mentalmente se affrontiamo le gare in questo modo tutti noi, sottoscritto compreso, possiamo fare grandi cose ancora. Se invece si approcciano le partite con la puzza sotto il naso. Per me diventa un problema, lo era a 20 anni pensate a 42. Serve la determinazione giusta.”

Sulla gara aggiunge: “Oggi siamo stati bravi a iniziare dagli attaccanti da Cristiano e il Pipa che sono stati un esempio per collaborare e soffrire insieme. Correre quando c’era da correre, giocare quando c’era da giocare. Sono felice. Approccio sbagliato? Critiche? Sono abituato. E’ normale e se voglio giocare devo accettarle. Quando ho sbagliato sono sempre piovute critiche, giustamente. Devo essere pronto ad accettarle se no non devo più giocare. I rischi più avanti si va e più aumentano. Giocare qui puoi dare anche un po’ fastidio a 42 anni, ma mi devo preparare bene alle gare che devo disputare. Questa è l’unica cosa che mi devo imporre se voglio bene a me stesso. Inter? Non cambia niente. Volevo cogliere l’occasione per fare i complimenti al Napoli e all’Atalanta che è qualcosa di emozionante per quello che hanno costruito. Non voglio salire sul carro dei vincitori, ma alla fine della terza partita d’andata con Gasperini messaggiando gli ho detto che potevano vincere con tutti e che ce la potevano fare. Sono felice che sono andati avanti perché sono da prendere ad esempio”.