Intercettazioni su Bonucci, il difensore scrisse ad un ultrà

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Nel periodo in cui Bonucci stava per tornare dal Milan alla Juventus, il difensore scrisse ad un ultrà. Voleva spiegare come erano andati realmente i fatti.

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Bonucci dopo un gol

Questa mattina il Corriere della Sera, nella sua edizione di Torino, ha pubblicato alcune intercettazioni riguardanti Leonardo Bonucci. Erano i tempi del ritorno alla Juventus dopo la parentesi al Milan. Un periodo delicato per il calciatore che cercò il contatto con alcuni membri della Curva Sud. Il difensore si trovava in quel momento in vacanza dall’altra parte del mondo, in America, ma sapeva cosa probabilmente gli sarebbe toccato nei primi mesi dello Stadium.

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Le intercettazioni su Bonucci

Il Corriere della Sera riporta un messaggio WhatsApp del difensore a Fabio Trinchero, uno dei leader dei Viking (ultrà della Juve). «Mi farebbe piacere, quando torno dall’America, fare due chiacchiere per spiegarti come effettivamente sono andate le cose». L’ultrà risponde: «Con un confronto si possono aggiustare le cose». L’argomento, come spiegato, era l’imminente ritorno a Torino dell’attuale capitano bianconero (in assenza di Chiellini).

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juventus bonucciTelefono sotto controllo

Il telefono di Leonardo Bonucci era sotto controllo perché la Digos era impegnata nell’inchiesta Last Banner sui ricatti ultrà alla Juve. Gli inquirenti, inoltre, temevano pesanti ritorsioni verso il difensore. Ecco spiegato come le intercettazioni abbiano riguardato sms, messaggi e telefonate. Il tutto chiaramente non penalmente rilevanti.

Spogliatoio freddo con Bonucci

Nelle intercettazioni a carico di Bonucci, si evince anche come parte dello spogliatoio non lo abbia riaccolto bene. Segno che il suo passaggio al Milan fu visto quasi come un tradimento. Compreso il suo gol a Torino con esultanza classica (“sciacquatevi la bocca”). In particolare, si legge, i più freddi erano Barzargli, Marchisio e Bernardeschi.