Juve-Salernitana, Bonucci non se la tiene: “In quel momento ho capito tutto”

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Juve-Salernitana, scuro in volto il difensore bianconero al termine della rocambolesca partita con i granata.

Delusione, rabbia, rammarico. È un mix di sentimenti quello che pervade i giocatori della Juventus al termine della concitata gara di ieri sera con la Salernitana. I bianconeri non sono andati al di là di un pareggio, 2-2, il secondo di fila dopo quello contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Un punto che non consente alla squadra di Massimiliano Allegri di tornare a respirare dopo un’altra settimana di polemiche roventi, in cui Vlahovic e compagni hanno dovuto fare i conti anche con la sconfitta all’esordio in Champions League con il Psg. La gara con i granata era l’occasione per riscattarsi, per recuperare terreno in classifica e per tornare a convincere anche dal punto di vista del gioco. Nulla di tutto ciò.

Bonucci
Bonucci ©️Ansafoto

Il tecnico livornese può “salvare” solamente la reazione che la sua Juve ha avuto nella ripresa: sotto 0-2 dopo un primo tempo da incubo, la squadra si è rimboccata le maniche ed alla fine era riuscita in qualche modo a ribaltare i campani. Ma l’arbitro Marcenaro e il Var si sono messi di traverso, annullando il gol del 3-2 di Milik per un presunto fuorigioco di Bonucci. Una decisione controversa che i bianconeri hanno ritenuto inaccettabile.

Juve-Salernitana, Bonucci: “Decisione sbagliata del Var”

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Bonucci ©LaPresse

Oltre ad Allegri, ai microfoni di Sky Sport si è presentato anche lo stesso Bonucci, dicendo la sua a proposito dell’episodio. “Non appena sono rientrato negli spogliatoi – ha spiegato il capitano bianconero – ha subito pensato alla posizione di Candreva, certe cose quando giochi a calcio le percepisci già quando sei in campo. Per me era impossibile essere in fuorigioco, la mia posizione non era influente. È stata una decisione sbagliata da parte del Var”. Bonucci, tuttavia, non giustifica la prestazione sottotono offerta nel primo tempo.

Insomma, non cerca alibi: “Abbiamo giocato scarichi, poco cattivi, poi ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che non potevamo essere quelli. Siamo rientrati in campo meglio cambiando l’inerzia della partita”. “Serve cattiveria – ha continuato il difensore – la voglia di lottare su ogni pallone. In campo puoi mettere qualunque giocatore, ma se non dai tutto vivi sulle montagne russe, alla Juve devi vivere a mille all’ora in ogni partita“.