Juventus, “scontro” Allegri-Nedved: “Tutto ricambiato”

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Juventus, c’è tanta confusione attorno ai bianconeri ma non solo in campo: il succulento retroscena sul futuro del tecnico. 

La tensione è palpabile in casa Juventus. E sarebbe francamente stato strano il contrario dopo due sconfitte su due nel girone di Champions League e un avvio poco entusiasmante in campionato, dove i bianconeri sono stati capaci di vincere solo con Sassuolo e Spezia. Concreto il rischio di non centrare l’obiettivo a breve termine della qualificazione agli ottavi di finale della coppa dalle grandi orecchie. La Vecchia Signora ora è attesa da una doppia sfida da vincere ad ogni costo con l’anello debole del gruppo, il Maccabi Haifa. Poi dovrà fare verosimilmente l’impresa a Lisbona, nella gara di ritorno con il Benfica, sperando che nel frattempo i lusitani non collezioneranno punti contro il favoritissimo Psg.

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Il vice presidente della Juventus Pavel Nedved ©LaPresse

Massimiliano Allegri avrà di che riflettere nelle prossime due settimane, quando il campionato si fermerà lasciando spazio agli impegni delle nazionali. Il tecnico livornese ha replicato con un sorriso ai giornalisti che gli chiedevano se temesse l’esonero. “Mi diverte sempre ogni volta che se ne parla”, ha detto, ricordando che gli succede spesso non appena non riesce a fare risultato.

Juventus, rapporti ai minimi storici tra l’allenatore e il vicepresidente

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Massimiliano Allegri ©️AnsaFoto

Fatto sta che la sua prima Juventus, quella dei cinque scudetti, svariate coppe nazionali e ben due finali di Champions League, ad oggi è un ricordo sbiadito. Rimpiange quei momenti anche lo stesso Allegri, convinto di trovare una situazione meno compromesso quando accettò di rimettere piede alla Continassa. Attorno ai bianconeri attualmente c’è tanta confusione, in campo ma anche fuori. Interessante il retroscena svelato dal giornalista Nicolò Schira attraverso il suo profilo Twitter a proposito delle frizioni con Pavel Nedved. Una “disistima” che sarebbe ricambiata: il vicepresidente del club, secondo Schira, capeggerebbe la fronda di quelli che stanno caldeggiando l’esonero del tecnico toscano.